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Barlocco: "Vogliamo essere protagonisti. Padova? Ho rinnovato col Trento perché sto bene"

Barlocco: "Vogliamo essere protagonisti. Padova? Ho rinnovato col Trento perché sto bene"TMW/TuttoC.com
© foto di Roberto Della Corna/TuttoC.com
venerdì 15 agosto 2025, 20:30Girone A
di Valeria Debbia

Sergio Barlocco, giovane portiere del Trento, ha raccontato nel corso della trasmissione 'A tutta C' in onda su TMW Radio e Il 61 il suo percorso di crescita e le sfide affrontate dopo un incidente che ha cambiato la sua vita. 

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione in una società solida come il Trento?
"Gli obiettivi personali sono continuare a migliorarmi e non accontentarmi di quanto fatto l’anno scorso. Sono cambiate tante cose, a partire dall’allenatore dei portieri, con cui mi trovo molto bene. Penso di poter crescere in tutti gli aspetti, seguendo i concetti che mi sta insegnando. Voglio migliorare a livello tecnico e personale".

32 presenze, 11 clean sheet: un bel curriculum per un classe 2004! Sei soddisfatto?
"Sì, sono molto contento, soprattutto considerando il percorso da cui venivo. Ho sentito subito la fiducia della società e del gruppo, che mi ha accolto e sostenuto. Ho cercato di ripagare questa fiducia con le prestazioni sul campo, e sono felice del risultato".

Quanto ti ha fortificato l’incidente che hai avuto?
"A livello personale, mi ha completamente stravolto la vita. Al di là dell’aspetto sportivo, mi ha fatto crescere tantissimo. Per oltre cinque mesi ho combattuto contro me stesso, affrontando un lungo percorso di riabilitazione per tornare a fare ciò che amo. È stata una prova che mi ha reso più forte".

All’inizio hai temuto di non poter più giocare?
"Sì, all’inizio sì. I medici non erano molto ottimisti, e la paura c’era. Però non ho mai perso la voglia di tornare in campo. Con il tempo, passo dopo passo, la situazione si è sbloccata, e sono riuscito a rientrare".

E poi c’è stato il rinnovo del contratto con il Trento, un bel segnale di fiducia.
"Esatto, sono molto grato alla società, dall’ambiente ai direttori, dal presidente al mister. Tutti mi hanno supportato e stimolato a dare sempre di più, prima come persona e poi come giocatore. Questo rinnovo è un riconoscimento importante, e sono felice di essere in una società in continua crescita".

Una curiosità: tra le partite della scorsa stagione, l’esordio contro la Pergolettese sembra essere speciale per te, visto che ti ha portato alla titolarità. C’è un ricordo particolare che porterai sempre con te?
"Fare parate in momenti cruciali è sempre speciale, perché ti fa sentire utile per la squadra e il gruppo. Ti dà una spinta morale incredibile. L’esordio è stato indimenticabile, ma direi che ogni partita ha avuto qualcosa di speciale: la fiducia dei compagni, il rispetto reciproco in allenamento e in campo. Ho tanti bei ricordi, non solo uno".

Parliamo degli obiettivi di squadra. L’anno scorso settimi, a tre punti dal quarto posto, un Trento molto competitivo. Il presidente dice che l’obiettivo è migliorare stagione dopo stagione. Che ne pensi?
"È esattamente così. L’ambiente trasmette la voglia di crescere continuamente. La società, da quando è nel professionismo, ha fatto passi avanti non solo in classifica, ma anche a livello di strutture e organizzazione. È un progetto ambizioso, non comune, che dà un esempio importante alle altre squadre".

Una curiosità di mercato: il rinnovo con il Trento è un bel segnale di fiducia, ma si parla di un interesse del Padova per te, anche se il Trento ha respinto ogni proposta. Ne sai qualcosa?
"Non sono al corrente di nulla, sinceramente. Il mio obiettivo era restare a Trento, dove mi trovo benissimo, sia come ambiente che come città. Quando è arrivato il rinnovo, ero felicissimo. Penso solo a fare bene in campo con questa maglia".

Com’è andato il precampionato? Ormai la stagione ufficiale è alle porte.
"È stato un mese intenso, come ogni ritiro. Abbiamo lavorato tanto, conosciuto i nuovi compagni e cercato di creare un gruppo unito, che è la cosa più importante. Le amichevoli ci hanno aiutato a crescere e a trovare l’intesa con i nuovi arrivati, che sono molto motivati. Ora non vediamo l’ora di iniziare le partite che contano".

Hai un portiere di riferimento, nazionale o internazionale, a cui ti ispiri?
"Mi è sempre piaciuto Vicario, anche perché siamo entrambi friulani. Mi rivedo in lui per come si pone in campo, per la sua personalità e il carisma che trasmette alla squadra. Da piccolo, come tutti, guardavo a Buffon, ma crescendo ho trovato in Vicario un modello da seguire".

Il Friuli è una grande scuola di portieri, vero? Penso a Provedel, Zoff, Vicario…
"Sì, assolutamente. A Udine, dal settore giovanile alla prima squadra, ho avuto la fortuna di lavorare con preparatori molto competenti. Credo sia merito loro se il Friuli è così rinomato per i portieri".

Parliamo del girone A. Avete individuato le squadre più forti che affronterete?
"Le favorite sono sempre le solite: Vicenza, Brescia, Cittadella, per esempio. Sono squadre che ogni anno puntano a vincere il campionato, soprattutto il Vicenza. Ma il girone è competitivo, e ogni partita sarà una battaglia".

Manca poco alla Coppa Italia contro il Carpi, poi l’esordio in campionato con la Giana Erminio, entrambe in trasferta. Come vi state preparando?
"Stiamo lavorando come faremo durante la stagione, con grande attenzione ai dettagli. I nuovi compagni si stanno integrando bene, e il mister ci sta trasmettendo tanta energia. Siamo carichi e non vediamo l’ora di scendere in campo domenica".

Ultima curiosità: il calendario prevede un avvio tosto, con squadre competitive nelle prime giornate. Quanto sarà importante partire bene, e quali sono gli obiettivi?
"Scherzavamo con il mister, perché anche l’anno scorso abbiamo avuto un inizio impegnativo! Affrontare subito squadre forti ti cala subito nel clima del campionato e ti permette di capire a che punto sei. Sarà tosto, ma è quello che vogliamo: metterci in gioco e dimostrare il nostro valore". 

Quali sono i punti di forza del Trento per questa stagione?
"La forza del gruppo, senza dubbio. Uno spogliatoio unito fa la differenza nei momenti difficili, e questo vale per tutte le squadre. Inoltre, il gioco del mister ci piace molto e sarà un altro nostro punto di forza".