Burzoni: "Pro Piacenza regalato a Pannella, mi sono fidato di Sèleco"

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In occasione di "Zona Calcio", trasmissione in onda sul canale piacentino TeleLibertà, è intervenuto Alberto Burzoni, ex Presidente del Pro Piacenza: "Non ho ceduto nessuna società, ma l'ho letteralmente regalata. Ho capito a marzo che non avrei potuto portare avanti un discorso di questo genere e dunque, dopo un colloquio con l'allora Direttore Generale Paolo Armenia, decisi di lasciar perdere. Ho sempre sostenuto che una città come Piacenza non può permettersi due squadre in Serie C, ho fatto tanti salti mortali per unire le due società ma non ci sono mai riuscito: è meglio non proseguire in questo discorso, non avendo rappresentanti del club biancorosso con cui controbattere".

"Ho cercato di evitare, il più possibile, le notizie riguardanti il Pro Piacenza, tanto che per un certo periodo mi sono rifiutato di acquistare il quotidiano Libertà. Mi fidavo del marchio Sèleco perché sponsorizza Lazio e Salernitana: pensavo che Pannella potesse utilizzare il club rossonero per lanciare giovani in vista della Serie A e della Serie B. In passato c'è stato un semi-accordo con il Crema, per unire le due squadre: il problema principale era dovuto al fatto che saremmo dovuti andare a giocare da loro, dunque per questo motivo è svanito tutto", ha proseguito.

"Non mi sento in colpa per quanto sta accadendo. Ero riuscito a creare un certo ambiente, dunque ringrazio pubblicamente tutti coloro che mi sono stati vicino in questi anni e che mi hanno supportato sotto diversi punti di vista. Senza aiuti da parte del Comune di Piacenza, siamo riusciti ad abbellire un centro di allenamento che non era alla portata di una squadra di questa categoria. Il calcio? E' un mondo scarso, molto scarso, e l'ho sempre pensato; non mi sono mai posto quesiti su ciò che sta succedendo perché non sarei in grado di darmi risposte. Chiudo l'argomento dicendo che non ho alcuna intenzione di tornare ad interessarmi di calcio,", ha concluso Burzoni.