Lecco, Valente: "Voglio squadra completa, con piano alternativo. Felice per Zanellato"

Prima conferenza stampa della stagione in casa Lecco con mister Federico Valente, che anticipa la partita di Coppa Italia contro l’Ospitaletto.
La Coppa Italia di Serie C è spesso sottovalutata. Quanto è importante per il Lecco e com’è stato il precampionato dal suo punto di vista?
"A me piacciono tutte le competizioni, sono un competitore, e la mia squadra non vede l’ora di scendere in campo domenica contro l’Ospitaletto, sia in Coppa che poi in campionato. Purtroppo Fredongo è ancora fuori, ma il resto della rosa dovrebbe essere disponibile. I ragazzi hanno lavorato tanto, sono come un cavallo pronto a uscire dal box. Abbiamo anticipato gli allenamenti per il caldo, ma siamo soddisfatti del ritiro, quasi al completo sin dall’inizio. La partita di domenica alle 18:00 ci darà risposte su come stiamo".
Nelle amichevoli ha spesso usato il 3-4-2-1, anche se qualcuno l’ha visto come un 3-5-2 o 3-4-1-2. È sempre stato 3-4-2-1?
"Per me era un 3-4-2-1, anche se nell’ultima partita abbiamo provato un centrocampo a tre. I moduli non sono decisivi, contano di più i principi e i giocatori. Con il precampionato, i ragazzi hanno avuto il tempo di assimilare la nostra idea di gioco, cercando soluzioni in base all’avversario, con due play o tre centrocampisti".
Questa squadra sembra costruita a sua immagine e somiglianza, con arrivi come Alaoui, Lovisa, Pellegrino, Furrer. Come procede l’integrazione dei nuovi?
"Faccio i complimenti a tutto il gruppo, non solo ai nuovi ma anche a chi era già qui. I ragazzi, anche gli italiani appena arrivati, si sono integrati subito, dentro e fuori dal campo: vanno a mangiare insieme, parlano italiano, anche i più giovani come Alaoui, un 2006 con grande potenziale. Anche Tanco, l’ultimo arrivato, mostra entusiasmo. Queste settimane di ritiro ci hanno aiutato a creare un gruppo coeso, fondamentale per chi arriverà a stagione iniziata".
A proposito di Tanco, contro il Sondrio i suoi lanci lunghi sono stati una soluzione tattica per sbloccare il gioco. È una delle opzioni che state sviluppando?
"Voglio una squadra completa, con un piano B, C, D, E. Se hai una sola idea, sei prevedibile. Alleni tante soluzioni, le metti nello “zaino” e le tiri fuori in base alla partita. I lanci di Tanco sono stati una risposta al momento, ma vogliamo anche combinare col centrocampo. L’importante è adattarsi senza perdere la nostra identità".
Contro il Sondrio, nel secondo tempo si rischiava un passaggio di troppo invece di allargare il gioco. È stata una scelta o una delle soluzioni di cui parlava?
"La difficoltà è adattarsi all’avversario. Pensavamo che il Sondrio sarebbe stato più attendista, come contro il Palermo in precampionato, ma nel secondo tempo hanno pressato uomo contro uomo. Lì devi usare soluzioni già allenate, ma cambiarle in corsa non è semplice. Ho chiesto di attaccare la profondità, perché erano uomo, ma senza esasperare il palleggio. Grassini, ad esempio, si è liberato spesso sulla destra, anche se l’esito non è sempre stato preciso".
Parliamo di mercato. Si vocifera di un interesse per un quinto di destra più offensivo rispetto a Grassini e di Frigerio, che sembra centrale nel suo progetto. Cosa può dirci?
"Il mercato che si chiude a campionato iniziato è difficile da gestire. Su Frigerio, finché non c’è una comunicazione ufficiale dalla società, lo considero parte del gruppo, un giocatore importante. Per il quinto di destra, con Gabriel Pellegrino abbiamo un profilo frizzante, nato centrocampista ma con qualità da esterno. Siamo aperti a opportunità fino all’ultimo giorno di mercato, ma non faremo colpi frettolosi: vogliamo scelte convinte".
Vicenza, Brescia, Cittadella: chi teme di più nel girone? O dicono “il Lecco farà poca strada”?
"Non penso agli avversari, mi concentro sul nostro lavoro. I ragazzi si allenano con intensità, hanno dato l’anima. Abbiamo distribuito minutaggi simili in precampionato per creare concorrenza e dare valore a tutti. Dopo 7-10 giornate capiremo la nostra direzione".
Sul mercato, si parla di un possibile difensore. Battistini lo vede più come braccetto destro o centrale puro?
"Battistini, Mihali e altri sono polivalenti: un braccetto deve sapere cosa fa il quinto, un centrale deve conoscere il ruolo del play. Con Ferrini e Romani, mancini, e Tanco e Battistini, destri, siamo coperti, ma un destro che possa fare entrambi i ruoli sarebbe ideale. Non faremo acquisti tanto per farli, dobbiamo essere convinti".
È contento che Zanellato sia rimasto? E come ha visto Metlika a centrocampo, con un Lecco più aggressivo e tiri da fuori?
"Tutta la piazza è felice che Zanellato sia rimasto. Ha sposato il progetto a lungo termine. A febbraio era in difficoltà fisiche, ma ora, dopo un ritiro completo, ha un altro passo. Su Metlika, Mallamo, Bonaiti e Zanellato, sono soddisfatto: hanno caratteristiche simili, si alternano bene, sia con due che con tre a centrocampo. Con Frigerio e Pellegrino, che può fare il mediano, abbiamo un reparto completo".
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