Lumezzane, segnali di crescita ma troppi gol subiti: il progetto Troise cerca equilibrio
Il Lumezzane di Emanuele Troise sta vivendo una fase di assestamento complessa ma non priva di spunti interessanti. Dopo dieci giornate di campionato, i numeri raccontano di una squadra che ama giocare, costruire e prendersi dei rischi. Un calcio propositivo, che però sta pagando qualcosa in termini di solidità: con 18 gol subiti, i valgobbini risultano la difesa più perforata del Girone A di Serie C, una media di 1,8 reti concesse a partita.
Sul fronte offensivo, il rendimento non è disprezzabile ma resta discontinuo: 0,9 gol segnati a gara, con una produzione più efficace in casa (1,4 gol di media) rispetto alle trasferte (0,4). Il dato più eloquente è quello delle tempistiche: il Lumezzane segna un gol ogni 100 minuti, ma ne subisce uno ogni 50. In sostanza, per ogni rete prodotta, ne incassa due.
Il progetto di Troise — allenatore giovane, tecnico e ambizioso, subentrato a Paci — mira però a un equilibrio sostenibile, valorizzando un’identità basata sul possesso e sulla pressione alta. Il Lumezzane crea, ma spesso lascia campo alle ripartenze avversarie. Non è un caso che l’80% delle partite dei rossoblù termini con almeno un gol subito nel primo tempo, segno di una fase di ingresso in partita ancora fragile.
Le due vittorie stagionali — contro Cittadella (0-1) e Ospitaletto (2-0) — raccontano il potenziale di una squadra che, quando riesce a mantenere i reparti corti, sa essere anche cinica. Tuttavia, l’assenza di continuità difensiva (solo 2 clean sheet su 10 gare) e la difficoltà a segnare nelle riprese (appena 0,4 gol di media nel secondo tempo) rappresentano i due talloni d’Achille del gruppo.
Troise ha puntato su una formazione giovane, costruita con idee e principi più che con nomi di categoria. Il margine di miglioramento c’è, soprattutto se la squadra riuscirà a trasformare la generosità del suo gioco in maggiore concretezza. Perché il Lumezzane, pur pagando un conto salato in termini di risultati, resta una realtà viva, coraggiosa e tecnicamente in evoluzione.
In un girone dove colossi come Vicenza, Union Brescia e AlbinoLeffe viaggiano su altri ritmi, i rossoblù sono chiamati a ritrovare stabilità, magari proprio partendo da quei dati che oggi pesano: meno errori dietro, più lucidità davanti, per rimettere in linea un progetto che, nonostante le turbolenze, continua a guardare avanti con fiducia.
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