Carrarese, Doumbia: "Dopo tre legni, finalmente il gol. Ora continuità"

Gli era rimasta nello stomaco, probabilmente, quella traversa ad Ancona che avrebbe potuto scrivere un'altra storia. Una traversa che fa segue il palo contro l'Olbia e ad altri legni che possono accendere un braciere. Forse un po' la fotografia della sua stagione: rispetto alla scorsa annata più nel cuore della manovra (anche perché il numero di presenze sono state quest'anno il doppio rispetto all'esperienza baldiniana), ma sempre ad un centimetro dalla conquista definitiva della piazza.
Portato dal Pescara dalle giovanili del Paris FC -la vera squadra parigina, secondo i romantici- Abdou Doumbia è italiano a tutti gli effetti essendosi ormai stabilito sulle colline comasche. Tre gettoni in serie B con la maglia dell'Ascoli, anno 2011. Il suo nome comincia a circolare dopo le 7 reti con la maglia del San Marino, apice di un curriculum che lo inserisce in pianta stabile in serie C per un decennio: Lecce e Livorno le maglie più rappresentative di una carriera che può ancora dare presenze e reti, continuità e palloni in fondo al sacco.
Il 4-1 con il quale la Carrarese ha domato quello che avrebbe potuto uno spauracchio come la Vis Pesaro porta anche la firma del franco-maliano ormai adottivo italiano. Un gol che racchiude freddezza e tempismo da parte dell'esterno trentaduenne, ma che nasce da uno schema interessante che vede Berardocco, Imperiale e lo stesso Doumbia mostrare ciò che il pubblico gialloazzurro vorrebbe sempre vedere: rapidità, idee, fantasia. Aveva bisogno il classe '90 di questo timbro (l'ultimo risale ad ottobre, contro l'Imolese), anche perché ora che il 4-3-3 è stato (a questo punto definitivamente) portato in soffitta, anche un esterno quale è Doumbia può essere più vicino alla porta. Più vicino all'obiettivo, più possibilità di andare oltre le quattro reti che ora Abdou conta nel proprio carniere. Non un risultato personale disprezzabile, ma dalle sue parole traspare come sia lui stesso il primo a sapere che fare meglio è assolutamente nelle proprie possibilità.
"Sì è vero, tre legni nelle scorse partite mi hanno lasciato un po' di rammarico, è da tempo che cercavo il gol" spiega l'attaccante alla sua seconda stagione in maglia gialloazzurra. "Sono contento quindi per me e per la squadra, abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento, la giusta cattiveria per vincere i duelli rimanendo compatti tra le linee: questa credo sia stata la chiave del match. Siamo una squadra che ha tanti valori aggiunti e tante caratteristiche positive, è vero che non sempre siamo riusciti a metterle in campo ma ora, dopo questa vittoria, siamo chiamati a dare continuità alle buone sensazioni di oggi. In attacco il fatto di essere tante punte molto veloci può essere un'arma importante: con la giocata veloce si può essere meno prevedibili e gli inserimenti senza palla fanno parte di questa nostra imprevedibilità. Ma ora guai a fermarci".
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