Gubbio, Di Carlo: "Dobbiamo essere più cinici, capisco malumore tifosi"

Quinto pareggio consecutivo per il Gubbio, bloccato sullo zero a zero in casa dal Livorno. Domenico Di Carlo, tecnico degli umbri, prova a spiegare la prestazione dei suoi: "Oggi eravamo in emergenza totale e abbiamo provato a fare il meglio possibile. Poi, per vincere, bisogna fare gol e noi qualche occasione l'abbiamo costruita ma fisicamente le tre partite ravvicinate hanno avuto delle conseguenze. Il Livorno è stato più ficcante in profondità nel primo tempo, mentre nel secondo tempo siamo stati più ordinati e abbiamo provato a vincerla. Tommasini ci ha messo tanto impegno, mi dispiace che non sia riuscito a segnare. Il malumore dei tifosi di oggi è figlio del pareggio con la Juventus, in una partita che avremmo meritato di vincere. Era difficile immaginare una squadra a mille all'ora oggi, però la squadra è stata coriacea come sempre. Murru? Ha sentito un indurimento dell'adduttore e ho preferito faro uscire. Ora cerchiamo di arrivare alla partita con la Pianese recuperando almeno un paio di giocatori. Oggi ci prendiamo il punto, quando avremo tutti a disposizione vedremo anche qualcosa in più a livello qualitativo". 

Il Gubbio è tra le squadre che si sono viste togliere punti dopo l'estromissione del Rimini: "I giocatori devono lavorare di più sull'aspetto offensivo ed essere più concreti, ma la concretezza può arrivare sia con il lavoro che con un episodio. La preoccupazione c'è per i risultati, per le vittorie che non arrivano, ma non per le prestazioni perché nessuno ci ha mai messo sotto finora. Il Rimini? C'è un regolamento, la stessa cosa è già successa l'anno scorso e speriamo che non succeda più ma qualcosa bisogna cambiare. Si dovrebbe almeno far finire il girone d'andata senza togliere i punti conquistati sul campo, però non siamo noi a poter cambiare le cose, ci sono gli organismi preposti per trovare le soluzioni".