Juventus NG, Mangiapoco: "Juve, il nostro è un gruppo genuino"

Dal dilettantismo al professionismo, passando per una crescita costante e senza scorciatoie. Stefano Mangiapoco, oggi punto fermo della Juventus Next Gen con 14 presenze in Serie C, ha ripercorso le tappe del suo percorso in un’intervista esclusiva a Juventusnews24, soffermandosi sulle esperienze che lo hanno portato fino al bianconero e sul significato della chiamata della Juve:“È stato un percorso perfetto. Non ho mai fatto professionismo da piccolo, ho solo fatto provini con società vicine a casa. Ho giocato tanti anni nel Pontisola, che poi si è fuso ed è diventato Ponte San Pietro. Il mio sogno era arrivare in Prima squadra, a giocare in Serie D al Ponte San Pietro. In quell’ambiente ti crescono con l’obiettivo di arrivare in Prima squadra: lì han giocato calciatori da giovani che ora sono in Serie A come Augello e Paleari. Ho giocato un anno in Prima squadra, poi mi son liberato con lo svincolo, ho fatto ancora un anno di Serie D alla Pro Palazzolo dove mi son trovato benissimo e poi son salito di categoria nel professionismo per la prima volta”.

Il portiere prosegue:“Il nostro è davvero un gruppo genuino, fatto di persone che lavorano, che vivono per quello. Abbiamo portato a casa un risultato che a inizio anno era insperato. Siamo partiti pensando di salvarci, eravamo un gruppo totalmente nuovo: lì lo spogliatoio fa tanto la differenza. Non sono partito benissimo, perché dopo due settimane mi sono lesionato il menisco e son stato operato. Sono stato fuori un mese. Poi con il mister, preparatore dei portieri e compagni di squadra sono riuscito ad integrarmi bene. È stata una stagione in crescendo: c’è stata la finale di Coppa Italia, è stato un percorso bellissimo peccato averla persa. Non potevamo non essere soddisfatti. Poi sesto posto in campionato e nei playoff abbiamo vinto i primi due turni, il terzo anche ma siamo usciti con la Ternana che era più forte di noi ma ce la siamo giocata, all’andata e al ritorno”.