Top & Flop di Carrarese-Ancona

Top & Flop di Carrarese-AnconaTMW/TuttoC.com
Alberto Spagnoli, TOP Ancona
© foto di Filippo Venezia/Uff. Stampa Feralpisalò
domenica 14 maggio 2023, 23:47Girone B
di Francesco Moscatelli

Sembrava tutto scritto, normale e tranquillo, a coronare le verità di un'intera stagione. Poi un lancio lungo al minuto 87', una mano troppo alta e un rigore che squarcia il cielo di Carrara come un fulmine. No, non passa la Carrarese che, con esperienza, stava portando a casa uno 0-0 sofferto e imballato da due settimane di troppo riposo. Passa l'Ancona, ancora una volta l'Ancona, ancora una volta nei minuti finali. Spagnoli a tre minuti dal termine, dagli undici metri. Basta questo a riassumere il senso di una stagione? Per questa sera la tentazione sarà quella: vedere nero laddove è grigio, apprezzare l'arcobaleno ignorando qualche macchia qua e là. Per l'estate, parlando di una Carrarese che finisce prima del previsto la sua stagione, serviranno ragionamenti più articolati. Preservando il (non trascurabile) buono che c'è e implementando le situazioni ancora da migliorare. La strada è lunga, stasera sembra ancora più tortuosa. Ma non sarà una palla alta che incontra una mano a raccontare solo la sua verità.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questa sera allo "Stadio dei Quattro Olimpionici Azzurri".

TOP:

Un episodio non deve cancellare una stagione (Carrarese): è chiaro, quasi inevitabile, che l'ultima fotografia, così come il ricordo di un dolce al ristorante, determina quasi tutta l'impressione. E allora sarà gioco facile parlare di stagione negativa. Lo è, a tutti gli effetti, perché è una Carrarese che esce di scena troppo presto e soprattutto dopo aver dato l'impressione, in primavera, di poter fare qualcosa di importante nella post-season: tredici risultati utili consecutivi, come si fa a non mettere la Carrarese nel novero delle possibili candidate alle Final Four? Avranno gioco facile, e ragione, i detrattori. Però, al contempo, nel mettere in fila i capi d'imputazione non si deve commettere nemmeno l'errore di liquidare in quel minuto 87' il senso di tutta una stagione. E' proprio in questa serata buia che va ricordato come sia stata una Carrarese complessivamente buona, a settembre e in primavera senza dubbio la più performante nel girone. Si deve ripartire da qui, scacciando la tentazione di fare tabula rasa. La Carrarese deve ripartire da questo gruppo più che buono, cercando di migliorare ciò che ancora manca. Con l'obiettivo di vincerlo, questo campionato. Ad aprile e non in questa lotteria (lotteria per davvero, non è un modo di dire) dei playoff. Del resto, c'era tutto questo divario nei due scontri diretti (finiti entrambi in parità) tra la Carrarese e la regina del campionato? Infine, a livello di singoli, dispiace davvero per Capello. Numeri importanti per il bolognese rigenerato sotto le Apuane. E quando non segna, partite di grande dedizione e applicazione. Non è un caso, al minuto 87, trovarsi lì a battagliare per un pallone vagante. Ok, è successo, ma Alessandro Capello, per quello che ha dato, sarà sempre solo nel paragrafo dei TOP.  TORNERA' QUALCOSA DI BUONO, UN GIORNO...

Spagnoli (Ancona): un TOP per il rigore e per il primo tempo. Per il rigore perché il tiro dagli undici metri è stato splen-di-da-men-te calciato dal friulano classe '94. Tiro potente e preciso, una combinazione difficilmente riscontrabile in condizioni normali, figurarsi in QUEL momento, a tre minuti dal termine, in un episodio che poteva distinguere una stagione dal "sufficiente" al (ancora potenzialmente) "clamorosa". Grande personalità dunque per questo ex-Renate diventato ormai un fattore nella terza serie. E poi per le due occasioni, nitide e ben confezionate nel primo tempo: lì si è capito, nella sfortuna di un bersaglio mancato di poco (due occasioni cui aggiungiamo poi la palombella di Melchiorri a fil di palo) che l'Ancona poteva effettivamente pensare al colpo grosso ed è forse stato lì che Dal Canto, piano piano, ha cominciato a pensare alla difesa dello 0-0. Note di merito anche per Perucchini (bravo a chiudere in due occasioni, entrambe su Capello) e lo stesso Melchiorri. GO AHEAD --> LEVEL 3

FLOP:

Un atteggiamento troppo conservativo? (Carrarese): Non lo sapremo mai, non abbiamo la controprova. Sicuramente, con l'ingresso in campo di Palmieri al posto di un Bozhanaj, Dal Canto ha dato l'impressione di tendere più alla conservazione dello 0-0 anziché provare a chiudere il match. Peccato perché, dopo un primo tempo camomilloso, l'albanese stava dimostrando di prendere le misure cominciando a produrre buoni suggerimenti. Inevitabile che, a tabellino certificato, le attenzioni si spostano lì, come la lingua che batte dove il dente duole. Certo, l'episodio che condanna presenta un'incredibile dose di fatalità misto a sfortuna. Ci sarà un credito, un bel giorno? Ad ogni modo il vero dubbio non è tanto questo quanto questa rincorsa al mito del quarto posto, sacro graal che ha caratterizzato le riflessioni gialloazzurre almeno degli ultimi due mesi. Alla fine non è detto che affrontare un turno in più sia cosa disdicevole, perché è sembrato quasi che il riposo abbia un po' rallentato la Carrarese di inizio tempo contro un'Ancona già più nel mood dei playoff. Siamo sicuri che partire subito sia sempre un'opzione da evitare? Nel dubbio, vale quanto sopra. La serie B si fa prima a conquistarla per via diretta. Marcia trionfale agili, in scioltezza e via. Si fa prima a fare così. UN'ESTATE PER RIFLETTERE. SENZA ANSIE E CON TANTA VOGLIA DI RISCATTO 

Un po' di fortuna (Ancona): non è un difetto avere fortuna, anzi. E' solo una componente che non va dimenticata nella lettura di questo 0-1. A livello di azioni complessive le squadre si sono grossomodo equivalse (nel primo tempo forse i dorici con una virgola di merito in più), nella ripresa non è sembrata un'Ancona arrembante e a testa bassa. Oggettivamente l'episodio del rigore è arrivato anzi paradossalmente nel momento forse più difficile per i marchigiani che cominciavano a non crederci più, con una manovra sempre più spezzettata anche dal mestiere dei marmiferi. Sommato al gol a tempo quasi scaduto di giovedì possiamo parlare di un vento complessivamente favorevole per l'Ancona che accede così al terzo turno. Sono i playoff, con tutto il loro fascino. Resta l'idea di una squadra non trascendentale (ma arrivati a questo punto della stagione è anche difficile trovare una squadra che giochi bene), ma le considerazioni post-gara non finiscono mai negli annali. Chi vince festeggia, chi perde spiega. BRAVI E FORTUNATI