Siracusa, Turati: "Difenderò i miei ragazzi fino all'ultimo giorno"

Il Siracusa cerca ancora i primi punti in questa stagione dopo aver incassato quattro ko nelle prime quattro gare. Gli aretusei saranno di scena domani alle 17.30 in casa del Crotone, una formazione candidata a recitare un ruolo da protagonista nel Girone C. Alla vigilia del confronto, in conferenza stampa è intervenuto il tecnico Marco Turati: "La mia squadra sta un po' capendo il mondo Siracusa. L'anno scorso l'obiettivo dichiarato era quello di vincere. Bisogna essere bravi a far risultati, a far divertire chi ci viene a vedere e a mettere insieme quei piccoli pezzi di un famoso puzzle che poi porta a diventare una squadra vera. Il percorso di crescita l'anno scorso fu abbastanza netto, ora siamo un po' in ritardo sulla nostra tabella ma sono sicuro che i miei ragazzi stanno apprendendo velocemente: vogliono convincersi che la grinta che serve al Siracusa sia la chiave importante per fare qualcosa di bello. Qualcuno sarà ancora indisponibile, altri torneranno: non voglio parlare di singoli, ma soltanto di chi è dentro all'idea Siracusa. Difenderò i miei ragazzi fino all'ultimo giorno perché vedo i sacrifici che fanno giornalmente: soffro con e insieme a loro, la settimana scorsa ho percepito qualche fischio per chi nella passata stagione aveva giocato poco. Voglio portare i miei giocatori a un livello tale da potersi togliere soddisfazioni in questo campionato".
Tatticamente cambierà qualcosa?
"Dobbiamo difendere più alti perché sabato scorso contro il Benevento abbiamo subito tanti tiri in porta. Forse cambieremo qualcosa, l'importante è ritrovare quell'aggressività che si era vista contro Salernitana e Monopoli. Se una squadra vuole farci del male, deve sudare sette o otto camicie".
La velocità d'esecuzione è fondamentale?
"La condizione fisica indice in tutti gli sport, ma sta migliorando di settimana in settimana. Devo preoccuparmi dell'umore della mia squadra, che arriva da risultati negativi e che ha sofferto. Nell'ultima settimana non c'è stata serenità per giocare a calcio e dominare l'avversario. La condizione cresce, noi dobbiamo essere bravi a portare un risultato dalla nostra parte e a limare determinate ingenuità. Concedere gol al Benevento su rinvio del portiere dopo venti secondi, quando siamo in undici piazzati dietro, non dipende dalla difesa a quattro o a cinque: dobbiamo alzare il livello di attenzione, ma soprattutto dobbiamo trovare quella spavalderia per giocare a calcio e mettere in difficoltà gli avversari".
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