Taranto, Giove: ''Il capitolo Taranto è chiuso. Tradito dal sindaco''

04.08.2024 20:15 di  Maurizio Calò   vedi letture
Taranto, Giove: ''Il capitolo Taranto è chiuso. Tradito dal sindaco''
TMW/TuttoC.com

Il presidente dimissionario del Taranto Massimo Giove, ai microfoni di Cosmopolis, parla delle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare confermando la parola fine alla vicenda Taranto Calcio e togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe. Infine un piccollo accenno sull'eventuale cessione. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul suo disimpegno: ''Si, è un capitolo chiuso ormai. Si tratta di una scelta compiuta a malincuore, un atto estremo che mai avrei pensato di dover contemplare. Ma come si fa a fare calcio in questa città? Come si fa? Non esiste imprenditore al mondo che farebbe il presidente di una squadra di calcio con le attuali condizioni. Neanche lo sceicco del Bahrein. Dove giocherà il Taranto dal primo ottobre? Quale sarà la nostra casa per i prossimi due anni?''

Sul commissario Ferrarese: ''Ho molta stima del commissario, ma lui sa benissimo che il Taranto non avrebbe mai potuto disputare le partite casalinghe in quello specifico impianto. C’è un verbale della Lega, che lui conosce, ad attestarlo. Il rettangolo di gioco non è omologato per un campionato di Lega Pro, con i suoi 105 metri di lunghezza per 60 metri di larghezza, invece dei canonici 105×65. Di cosa stiamo parlando? Non mi si prenda ancora in giro''

Sul ministro Abodi: ''Sparito, non risponde più al telefono. Ho ancora conservati tutti i suoi messaggi, le sue continue rassicurazioni su una soluzione che sarebbe stata comunque trovata per il bene del Taranto. E’ agosto, sarà andato in vacanza con molta probabilità

Sul sindaco Melucci: ''Mi sono sentito tradito soprattutto da lui. Credo non esistano esempi simili in nessuno altro luogo d’Italia. Un’Amministrazione comunale dovrebbe essere orgogliosa della propria squadra, tenere ai colori sociali della comunità rappresentata in luogo di una conflittualità permanente. Qui da noi, invece, si è cercato in tutti i modi di remare contro. Di creare problemi. Di rendere la navigazione incerta e burrascosa. Alla fine il torto più grave non è stato fatto a Massimo Giove, ma alla tifoseria tarantina. Spero un giorno, questi signori, possano rendersene conto ''

Sulla cessione societaria e sulle presunte ultime voci: ''Ad oggi pomeriggio nessuno si è fatto vivo. Dico: nessuno. Le condizioni sono proibitive per tutti, lo ripeto. Il calcio è cambiato in questi ultimi due decenni. Senza incassi al botteghino, raccolta pubblicitaria, minutaggio e valorizzazione degli atleti non si coprono i costi di gestione. Solo un pazzo, un tifoso viscerale di questi colori sociali come me, ha potuto coltivare l’ambizione di farcela per così tanto tempo''