A PERUGIA QUASI LA FINE DI UN'EPOCA. DOPO SETTE ANNI VIA TUTTI TRANNE SANTOPADRE, IL PIÙ CONTESTATO DALLA PIAZZA. MR FRANKIE GARAGE RIUSCIRÀ A RICOMPORRE LA FRATTURA?

20.08.2020 00:00 di  Tommaso Maschio   vedi letture
A PERUGIA QUASI LA FINE DI UN'EPOCA. DOPO SETTE ANNI VIA TUTTI TRANNE SANTOPADRE, IL PIÙ CONTESTATO DALLA PIAZZA. MR FRANKIE GARAGE RIUSCIRÀ A RICOMPORRE LA FRATTURA?
TMW/TuttoC.com

Dopo la retrocessione in Serie C, arrivata ai calci di rigore contro il Pescara, il Perugia si appresta a chiudere una vera e propria epoca. O quasi. Dopo sette anni infatti si sono separate le strade con Roberto Goretti e Marcello Pizzimenti, i due dirigenti che hanno riportato il Grifo in Serie B, con tanto di vittoria della Supercoppa nel 2013/14, e poi hanno costruito un Perugia che per quattro volte si è qualificato ai play off facendo sognare la piazza per un ritorno a quella Serie A frequentata spesso dagli anni ‘70 fino all’inizio dei 2000 e poi mai più raggiunta dopo la fine dell’epoca Gaucci. I due pagano una retrocessione di cui non sono gli unici colpevoli e la volontà della proprietà di azzerare tutto e ripartire da capo proprio come fatto nel 2012 quando Massimiliano Santopadre divenne il numero uno del club. Una decisione inevitabile per quanto dolorosa, soprattutto per Goretti che a Perugia è nato e cresciuto sia come uomo sia come calciatore, dopo una stagione in cui nulla è girato per il verso giusto, in cui gli errori sono stati tanti e tali da trascinare una squadra costruita per i play off a retrocedere in Serie C.

Quasi la fine di un’epoca perché il presidente Santopadre ha deciso di continuare come da lui stesso spiegato in una nota ufficiale in cui riprendeva la citazione churchilliana di un ex presidente amatissimo dalla piazza come Franco D’Attoma (numero uno del Perugia dei miracoli che arrivò secondo in Serie A e costruttore dell’attuale stadio Renato Curi). Una decisione che va a scontrarsi contro una piazza che è sul piede di guerra nei confronti dell’attuale numero uno e che non nasconde affatto la sua ostilità (basti vedere il manichino appeso sotto un cavalcavia nella notte della retrocessione e i diversi striscioni appesi in questi giorni in città). Una spaccatura che non sarà facile da rinsaldare, ma che sarà necessario ricomporre in vista di un campionato difficile, con poco tempo per preparare la nuova stagione e allestire una squadra che dovrà provare subito a risalire.

Si ripartirà da un’altra vecchia conoscenza come Gianluca Comotto, presente nell’anno della promozione in B e poi nei due successivi in cadetteria, che potrebbe essere affiancato dall’ex Frosinone Marco Giannitti. Mentre in panchina tutto fa pensare che arriverà l’ex Juve Stabia Fabio Caserta alla caccia di una nuova avventura dopo la bruciante retrocessione in Serie C di quest’anno appena concluso. Se basterà per riconquistare la Serie B e riportare il sereno nella piazza umbra "lo scopriremo solo vivendo", come cantava Lucio Battisti ormai 40 anni fa.