C'ERA UNA VOLTA E C'E' ANCORA FLORO FLORES. LUI, CARACCIOLO, CASTALDO, MACCARONE E GLI ALTRI: LA DIFFERENZA FRA CHI LAVORA E CHI VIVACCHIA

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
11.09.2018 00:00 di  Gianluca Savoldi   vedi letture
C'ERA UNA VOLTA E C'E' ANCORA FLORO FLORES. LUI, CARACCIOLO, CASTALDO, MACCARONE E GLI ALTRI: LA DIFFERENZA FRA CHI LAVORA E CHI VIVACCHIA
© foto di TuttoC.com

Ho conosciuto Antonio Floro Flores che era un “cucciolo”. Nel ritiro di Folgaria con il Napoli Antonio era il mio compagno di stanza. Se dovessi paragonarlo ad un giocatore più famoso di lui lo paragonerei a  “el Nino” Torres. Attaccante completo: dribbling, tiro, forza, velocità. Anche lui , come Fernando Torres era precocissimo e aveva esordito in Serie A a 18 anni. 
Ragazzo serio e umile, seguiva i nostri discorsi da “adulti” in silenzio ma con molto interesse. 
Un giorno a tavola stavamo cercando di far capire a Mariano Stendardo, giovane coetaneo e amico di Antonio, l’importanza della proposta che aveva ricevuto dal Taranto, in Serie C. La società pugliese aveva offerto al difensore l'opportunità di giocare in una categoria inferiore ma in una piazza molto importante e, cosa non da poco, un ottimo stipendio oltre a “vitto e alloggio”. Insieme a Dario Marcolin, Pier Luigi Brivio, Mauro Bonomi, Marco Zamboni, Davide Dionigi e Rubens Pasino cercavo di far capire a Mariano che l’esperienza prospettata sarebbe stata molto importante, soprattutto considerato che nel Napoli sarebbe stato difficile trovare spazio con compagni più “pronti” e che un passaggio in prestito non gli avrebbe impedito di tornare nel prestigioso club in cui era cresciuto. Niente, non ne voleva sapere. A quel punto abbiamo provato a coinvolgere Floro Flores che annuiva ai nostri consigli.

- "Antonio tu cosa faresti al posto di Mariano?"
Antonio aveva già la risposta pronta: "Se mi dessero tutti quei soldi, vitto e alloggio più il mangiare, io ci andrei di corsa!"
 
Abbiamo riso tanto, tutti insieme, spiegando che “il mangiare” era già compreso nel “vitto e alloggio” e nello stesso tempo era bellissimo l'umiltà di quel ragazzo che ancora non aveva la consapevolezza dei suoi mezzi e, di conseguenza, non poteva assolutamente rifiutare una proposta così importante in termini economici. 
Stendardo alla fine partì per Taranto mentre Floro Flores rimase con noi in B per poi passare nella sessione di mercato invernale alla Sampdoria, in Serie A. 



Per la prima volta nella sua carriera l’attaccante napoletano giocherà in C e se la sua umiltà sarà la stessa di sempre (ne sono certo) quest’anno darà parecchi dispiaceri agli avversari. Tra questi difensori, ironia della sorte, ci sarà anche Mariano Stendardo, in forza al Matera. 

Floro Flores non è l’unico grande attaccante “sceso” di categoria per giocare in Serie C. Proprio nella stessa squadra, la Casertana, ci sarà anche Luigi Castaldo per completare un reparto offensivo di primordine. Per non parlare di Andrea Caracciolo al Feralpisaló, acquisto che la dice lunga sulle ambizioni del club bresciano.
Stiamo parlando di attaccanti (gli ultimi due) che l’anno scorso hanno fatto 13 gol in B, che non sono noccioline! 
Massimo Maccarone, tornato in Italia per giocare nella Carrarese, lo scorso anno giocava in Australia, ma l’anno prima era in Serie A e faceva ancora la sua bellissima figura. La Triestina ha preso Pablo Granoche e il Monza Reginaldo
Chi sta programmando (e non vivacchiando) insomma, cerca l’attaccante di categoria superiore oppure, come nel caso di Pisa e Ternana (su tutte) con Davide Moscardelli e Daniele Vantaggiato, “di categoria”.
Sono curioso di sapere dove si accaserà Guido Marilungo, per il momento ancora svincolato ma secondo me ancora per poco.
Tornando al discorso di prima, l’approdo di Marilungo potrebbe essere una “prova”, per avere un ulteriore “indizio”... su chi sta programmando (e non vivacchiando).