Capuano, appello inascoltato: giusto lasciar sola una squadra per contestare una società? Playoff e playout, occorrono arbitri al top

22.04.2023 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Capuano, appello inascoltato: giusto lasciar sola una squadra per contestare una società? Playoff e playout, occorrono arbitri al top
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un breve focus sugli arbitri, per i quali sta volgendo al termine una stagione in chiaroscuro e costellata da qualche errore anche grave che, talvolta, va messo in preventivo soprattutto per i fischietti più giovani e che devono fare esperienza. Ora che però la posta in palio diventa altissima è necessario ridurre all'osso ogni tipo di rischio e siamo certi che il designatore Ciampi farà un'accurata e attenta selezione puntando soltanto sui professionisti di maggior talento. In attesa che i tempi per il VAR in regular season siano maturi, è dunque obbligatorio che le giacchette nere sbaglino il meno possibile e che il manto erboso sia giudice supremo e insindacabile. In bocca al lupo a tutti, in particolare a Ciampi che, come rimarchiamo sempre, ha ereditato una situazione complessa. Quanto all'aspetto tecnico, ci soffermiamo ora sul Taranto e sulla risposta degli ultras agli appelli di Capuano. Il mister aveva chiesto tregua e Iacovone versione dodicesimo uomo in campo per la gara finale col Messina, la curva invece ha ribadito la propria linea dura nei confronti della società e lo stadio sarà tristemente vuoto pur con la possibilità concreta di qualificarsi ai playoff.  Ad ogni modo il dubbio amletico è sempre lo stesso: giusto disertare per portare avanti una idea a scapito di una squadra che, probabilmente, con l'apporto del pubblico avrebbe avuto qualche punto in più? In fondo le contestazioni possono essere fatte anche sugli spalti prima e dopo, garantendo però la spinta giusta alla maglia nei 90 minuti di gioco. Sono scelte rispettabili, ci mancherebbe, ma in epoca di crisi economica non sarebbe un rischio spingere l'attuale società ad andare via? E' tempo che anche le tifoserie, indistintamente, capiscano che le risorse sono pochissime e che a volte bisogna anche accontentarsi di ciò che si ha in attesa di momenti migliori. Sarà comunque un rush finale intensissimo.

FeralpiSalò, Reggiana e Catanzaro sono già in B, il Montevarchi ha salutato il professionismo e solo la matematica tiene in vita la Viterbese. Un plauso all'Andria: da quando è tornato Cudini i risultati sono stati tutti positivi e si rivede un gruppo che lotta per la maglia. Lì la gente ha fatto un passo indietro gremendo il Degli Ulivi, la vittoria interna con l'Avellino è logica conseguenza di questa simbiosi vincente e che può fare la differenza negli spareggi. Ci aspettiamo tanto in post season da Pescara, Foggia, Cesena, Ancona, Padova e Vicenza, mentre l'Entella non si è ancora ripresa dal contro-sorpasso della Reggiana e dovrà ritrovare quanto prima motivazioni ed energie mentali per affrontare al meglio i playoff. L'Avellino, invece, è tra color che son sospesi. Matematicamente può raggiungere il decimo posto battendo un Monterosi ormai quasi condannato ai playout, allo stesso tempo una serie di combinazioni clamorose imporrebbero di guardarsi alle spalle ma riteniamo non ci sia obiettivamente pericolo. Ma con quali prospettive si giocherebbe una gara dentro o fuori in trasferta dopo aver perso quasi tutte le gare dell'ultimo bimestre? Rastelli non si dimette e si parla di riconferma, anche in virtù di qualche clausola sulla quale forse si doveva ragionare meglio. Ma a volte ammettere d'aver fatto flop sarebbe atto dovuto soprattutto nei confronti di una tifoseria disorientata.