CI MANCAVANO SOLO GLI ORRORI ARBITRALI. VITERBESE VITTIMA DI UN GOL CHE PIÙ FANTASMA NON SI PUÒ. MA UN PRECEDENTE AL FEMMINILE FA BEN SPERARE CAMILLI

25.01.2019 00:00 di Tommaso Maschio   vedi letture
CI MANCAVANO SOLO GLI ORRORI ARBITRALI. VITERBESE VITTIMA DI UN GOL CHE PIÙ FANTASMA NON SI PUÒ. MA UN PRECEDENTE AL FEMMINILE FA BEN SPERARE CAMILLI
TMW/TuttoC.com

In Serie C non ci si fa mancare proprio nulla. Dopo una delle estati più assurde vissute dal nostro calcio e con in corso l'ennesimo caos-fidejussioni con il Pro Piacenza che è stato sospeso (rinviate tutte le sue partite) dalla FIGC e diversi club (dal Matera al Cuneo passando per la Lucchese) senza una fidejussione ritenuta valida dalla Lega Pro che però continuano a giocare il campionato anche se non si sa fino a quando. E con nessuno che sembra volersi prendere la briga di estromettere le quattro sopraccitate rendendo ancora più monchi dei campionati già nati zoppiccanti in estate.

Ecco come se non bastasse ci si mettono anche gli arbitri a movimentare il campionato. Quanto successo in Reggina-Viterbese infatti ha dell'incredibile: al 14° del primo tempo, sul risultato di 0-0, un colpo di testa di Tulissi sbatte contro il palo, non quello interno, e viene poi allontanato dalla difesa senza che neanche sfiori la linea di porta. Una classica occasione mancata, se non fosse che l'arbitro del match decida incredibilmente di fischiare e indicare il centro di centrocampo. 1-0 per la Reggina fra l'incredulità in campo e le vibranti proteste degli ospiti vittime di un abbaglio come raramente se ne sono visti sui campi di calcio (dalla Serie A ai campionati di Terza Categoria). Una decisione (la gara è poi finita 3-1 per i calabresi) che ha mandato su tutte le furie il vulcanico patron laziale Pietro Camilli che ora chiede a gran voce l'annullamento del match e la sua ripetizione. Difficile dire se sarà accettata, come sarebbe giusto, o meno la sua richiesta, ma c'è un precedente – di questa stagione – che può far ben sperare la Viterbese.

Bisogna spostarsi sulla Serie A femminile per trovarlo: il 5 dicembre scorso la gara fra Fiorentina Women's e Pink Bari finisce infatti 6-2 per le viola, ma anche in questo caso con un grave errore arbitrale. Sul risultato di 1-0 viene concesso un rigore alle toscane, sul dischetto va Tatiana Bonetti che colpisce la traversa e viene ribadito in rete dalla stessa calciatrice senza che nessun'altra giocatrice in campo toccasse lo stesso. Gol da annullare quindi, ma che venne convalidato. Un caso simile dunque a quello avvenuto al Granillo anche se nel caso della gara di Serie A femminile l'arbitro nel referto si rese conto dell'errore commesso e lo riconobbe. Un fatto che portò il Giudice Sportivo a disporre “l’annullamento del risultato conseguito sul campo, ordinando la ripetizione della gara e demandando alla Divisione di competenza la fissazione della data e dell’orario di svolgimento”. Ecco qui sta il nodo della questione, nel referto dell'arbitro Federico Fontani. Se avrà riconosciuto l'errore commesso allora la ripetizione della gara è pressoché scontata, altrimenti chissà.