Dieci giorni al primo snodo della stagione. Con qualche club che potrebbe rischiare già una penalizzazione

Mentre campionato e Coppa Italia entrano nel vivo anche le questioni societarie non sono da meno. In questi primi giorni d’autunno le vicissitudini di club come Alessandria e Novara (con il manager Amimi prima pronto a rilevare la società e poi desaparecido chissà dove) hanno tenuta alta l’attenzione. Il perché è presto detto: il 16 ottobre arriverà la prima deadline per quanto riguarda stipendi e spettanze varie legate ai mesi di luglio e agosto, i primi della stagione.

Una delle prime sliding doors per capire il reale stato di salute della Lega Pro. Fallire questo appuntamento, infatti, significherebbe dare il via alle penalizzazioni (-2 secondo regolamento) e di conseguenza alla ridda di voci sul futuro dei vari club protagonisti. Ma se a Novara la gestione del presidente Ferranti dà un certo tipo di sicurezze, i continui ribaltamenti di fronte a cui abbiamo assistito nei pressi del ‘Moccagatta’ creano qualche pensiero.

Anche perché i Grigi sono da tempo al centro di mille voci, con discussioni fra Benedetto mai comprese fino in fondo con il socio francese Alain Pedretti, hanno tenuto finora la piazza sull’attenti. Nonostante la squadra affidata a Vitantonio Zaza abbia ritrovato la vittoria, con tanto di passaggio del turno in Coppa Italia. Successi che risollevano il morale, ma solo fino ad un certo punto.

Il match, tutto aziendale, che si terrà fra dieci giorni avrà ben altro peso. Per l’Alessandria e per tutta la Serie C.