Duecentosettanta minuti al gong e poi sarà il momento dei verdetti. Alessandria favorita nel Girone A. Corsa playoff: una rinascita, una sorpresa e una squadra in crisi. Covid-19, la Serie B impari dalla Lega Pro come si lavora

16.04.2021 02:13 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
Duecentosettanta minuti al gong e poi sarà il momento dei verdetti. Alessandria favorita nel Girone A. Corsa playoff: una rinascita, una sorpresa e una squadra in crisi. Covid-19, la Serie B impari dalla Lega Pro come si lavora

Mi scuserà il buon Ivan Cardia se questa volta l’editoriale del sottoscritto arriverà con ancor più ritardo del solito. D’altronde l’età avanza e un buon divano con un film adeguato può trasformarsi in una trappola senza uscita. Nonostante il ritardo e la naturale inclinazione di chi si sveglia di soprassalto all’intolleranza e al fastidio, vorrei tentare, almeno questa volta, di lasciar perdere le situazioni negative che settimanalmente ci portiamo dietro, per parlare di qualcosa di positivo. Che cattura l’attenzione e aiuta a mettere in un angolo i brutti pensieri. Di che si tratta? Del calcio giocato.

Con tre giornate al termine del campionato e una sola formazione già promossa in Serie B (la Ternana), si può, ad esempio, iniziare a riflettere su quali possano essere le altre due indiziate al salto di categoria. Nel Girone A è l’Alessandria la squadra più in forma: 25 punti sui 30 a disposizione nelle ultime dieci giornate di campionato, con 11 lunghezze mangiate al Como primo in classifica. Una vera e propria escalation che ha permesso agli uomini di Moreno Longo, da quando è arrivato sulla panchina dei Grigi l’ex Toro, di trasformare l’ennesima stagione in chiaroscuro in quella che potrebbe regalare la gioia più grande. Nel Girone B la situazione, invece, è un po’ più complessa. Il trend dell’ultimo periodo è a favore del SudTirol, ma il fatto che il club di Bolzano, assieme a Padova e Perugia, siano raccolti in appena tre punti rendere estremamente complesso fare previsioni. Per questo motivo il prossimo weekend di campionato, che prenderà il via fra poche ore potrebbe risultare decisivo. Perché? Le gare che sono in calendario e che vedranno Padova e SudTirol affrontare due formazioni in zona playoff come Modena e Triestina, mentre il Perugia è atteso dal Ravenna ultimo in classifica. Se il Padova dovesse centrare un altro successo in questo turno, ecco che a prescindere dai risultati delle altre la rincorsa alla cadetteria risulterebbe più semplice.



Altro interessante argomento di discussione è senza dubbio quello legato alla qualificazione ai playoff. Tutto già scritto? Assolutamente no. Di possibili sorprese ce ne sono eccome. Iniziando dall’underdog chiamato Olbia. Nel giro di dieci giornate la formazione di Max Canzi ha staccato, seppur non del tutto, la zona salvezza (+5 sulla quota playout) e si è portata ad un solo punto dai playoff. Obiettivo dichiarato o meno, i sardi hanno il dovere di provarci. Anche perché nel periodo preso in esame poc’anzi, solo l’Alessandria ha fatto meglio e questo deve pur dire qualcosa. Nel Girone B, invece, la sorpresa potrebbe essere la tanto chiacchierata Sambenedettese. Che gli uomini di Paolo Montero siano ancora in campo nonostante gli stipendi manchino da ottobre è una sorta di miracolo, così come il fatto che stiano difendendo con le unghie e con i denti l’ultima piazza utile per il post-season. Le prossime tre partite contro Virtus Verona, Feralpisalò e Padova potranno dire se la missione sarà compiuta o meno. A prescindere dallo stesso futuro societario che ad oggi di sorrisi non ne regala alcuno. Infine nel Girone C più di una squadra sorpresa si deve parlare di una a rischio. Si tratta del Teramo reduce da appena tre punti nelle ultime cinque giornate e con Bisceglie, Avellino e Viterbese come prossime tre avversarie (due delle quali ancora in lotta per i rispettivi obiettivi). La flessione in termini di risultati è evidente. Un fatto, questo, comune a tutte le società ma che in questo caso arriva nel momento peggiore di tutti. Il rush finale.

Ultimo appunto di questa nottata è dedicato alla Lega Pro che ha dimostrato come si lavora in termini di programmazione nella gestione della pandemia. Con tante gare da recuperare causa Covid-19 (adesso ne mancano appena due) l’idea di far slittare di qualche giorno il finale del campionato ha concesso a tutte le società tempi e modi per rimettersi in carreggiata. Lo stesso non si può dire della Serie B che poche ore dopo aver pubblicato il calendario di playoff e playout si è trovata un intervento a gamba tesa della ASL dell’Abruzzo a bloccare le attività del Pescara a pochi giorni dal gong alla stagione regolare. E con il rischio di dover ricalendarizzare tutto. Niente male davvero.

Le ultime, nottambule, righe di questo articolo le dedico a Gaia Simonetti. Uno dei volti storici della Lega Pro che ha deciso di salutare dopo tanti anni di militanza per abbracciare una nuova avventura. Farle gli auguri è assolutamente d’obbligo, ma ringraziarla lo è ancora di più: soprattutto per la pazienza che in più di un’occasione ha mostrato nel sopportare il sottoscritto. “Grazie sempre” è il suo modo di concludere una conversazione via Whatsapp e quindi adesso tocca a me scriverlo.. “Grazie sempre” Gaia. Davvero.