È solo ottobre ed il 20% dei club ha optato per il cambio tecnico, ma non è il dato più alto degli ultimi 5 anni. Quegli 'zero' da cancellare: la Giana deve sfatare il tabù casalingo, l'Atalanta U23 non segna mai lontano da Caravaggio

24.10.2023 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
È solo ottobre ed il 20% dei club ha optato per il cambio tecnico, ma non è il dato più alto degli ultimi 5 anni. Quegli 'zero' da cancellare: la Giana deve sfatare il tabù casalingo, l'Atalanta U23 non segna mai lontano da Caravaggio
© foto di TC

Pubblicare un editoriale a poche ore dalla fine della 9^ giornata (gli ultimi due posticipi sono terminati non più tardi di 75 minuti fa) ma a sole 18 ore e mezza dall'inizio della 10^ (aprirà il Girone A in campo appunto alle 18.30 e poi via via alle 20.30 e alle 20.45) significa rischiare che le proprie parole diventino presto inutili, o ancora che ci facciano trasformare in poche ore in una vera e propria Cassandra, nel caso in cui ci mettessimo a commentare i risultati ottenuti, il cui senso potrebbe essere stravolto dalle nuove sfide in programma.

Un tentativo di commento sulle panchine saltate (l'ultima in ordine di tempo quella di Donadel all'Ancona in favore del ritorno di Colavitto) o quelle traballanti (Tabbiani sembra aver rafforzato la sua posizione dopo il successo sul Taranto) ci potrebbe stare, ma solo da un punto di vista statistico: al 23 ottobre sono 12 le squadre che hanno cambiato tecnico (più l'esonero revocato di Zauli a Crotone), il che significa che il 20% delle 60 società di Lega Pro ha optato per questa soluzione che, in lungo e in largo, ha fatto sentenziare 'sono tanti, troppi'. Eppure, un anno fa, al 24 ottobre del 2022 i cambi (tra esoneri e risoluzioni) erano stati 14 (23.3%). L'anno ancora precedente - tra il 24 e il 25 ottobre del 2021 - avevano cambiato in 11 (ed alcune più volte per una percentuale del 18.3). Più fortunata la stagione 2019/20 - al 28 ottobre del 2020 solo 5 i cambi (5.3%). Malissimo la stagione ancora prima: al 25 ottobre del 2019 erano 18 le società che avevano optato per il cambio (addirittura il 30%). Solo 8 al 24 ottobre del 2018 (13.3%). Insomma evidenti le fluttuazioni di percentuale, ma un'unica certezza: sollevare l'allenatore dal proprio incarico è l'accomodamento più semplice da trovare in casi di crisi.

Sempre analizzando i dati statistici ci spostiamo su quelli che già avevamo avuto modo di definire come 'tutti gli zeri del mondo', parafrasando il buon Renato, e che poi avevamo fatto passare in disamina come 'quando lo zero è davvero un numero relativo'. Dopo 9 giornate gli zeri che saltano subito all'occhio sono relativi alle sconfitte di Padova, Torres, Perugia, Juve Stabia ed Audace Cerignola: sono quindi ben cinque le squadre imbattibili in Serie C e se per i biancoscudati, i sardi e le Vespe la cosa è facilmente comprensibile visto che sono le capolista dei tre gironi, per le altre due - Grifo e pugliesi - è indizio di un ottimo avvio ma ancora non abbastanza per impensierire le già citate Torres e Juve Stabia. 

Ci sono poi gli zeri che fanno male: quelli della casella 'vittorie conquistate'. A leccarsi le ferite Novara ed Alessandria nel Girone A (coi grigi fanalini di coda) e Monterosi Tuscia (ultimo nel raggruppamento meridionale), che ancora non hanno potuto festeggiare i tre punti (e dopo nove giornate comincia ad essere un dato molto preoccupante). Curioso, invece, lo zero inerente ai pareggi ottenuti dal Fiorenzuola, con gli emiliani che finora hanno o vinto (2 volte) o perso (7 volte)

Così come è bizzarro constatare che la Giana Erminio è ancora a quota zero per quanto riguarda la classifica dei risultati casalinghi: da sfatare per la squadra di Chiappella quello che è oramai definibile come il tabù 'Città di Gorgonzola', sul proprio terreno di gioco sono infatti giunte quattro sconfitte su quattro. Al contrario, sempre ko lontano dal 'Romeo Neri' e dal 'Velodromo', sono il Rimini e il già citato Fiorenzuola, fanalini di coda nella classifica riguardante i soli risultati ottenuti fuori casa.

Ultimi zeri singolari da segnalare sono quelli relativi alle reti segnate in trasferta dall'Atalanta Under 23 (mai un gol lontano da Caravaggio per i nerazzurri di Modesto) e alle reti subite dalla Juve Stabia al 'Menti' di Castellammare e dalla Carrarese al 'Dei Marmi': difese blindate in casa per la capolista gialloblè e per gli azzurri toscani.

Quel che è certo è che, per farci uno sgarbo, questi numeri potrebbero corrompersi già nelle prossime ore. Anche in questo caso agli scaramantici è concesso darsi alla pazza gioia con gesti apotropaici di ogni tipo...