ETÀ MEDIA DA ABBASSARE? I GIOVANI GIOCANO PER LE PLUSVALENZE E IL MINUTAGGIO. I PRIMI VANNO IN A, GLI ALTRI SMETTONO. A 23 ANNI UNDER IN C MA C'È CHI A 18 VA IN NAZIONALE. CHE SENSO HANNO GLI STRANIERI NELLA JUVE B?

Siciliano classe ‘90, non ho mai visto un match di Serie A dal vivo. Preferisco le favole di provincia, ovviamente in Serie C
15.11.2018 00:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
ETÀ MEDIA DA ABBASSARE? I GIOVANI GIOCANO PER LE PLUSVALENZE E IL MINUTAGGIO. I PRIMI VANNO IN A, GLI ALTRI SMETTONO. A 23 ANNI UNDER IN C MA C'È CHI A 18 VA IN NAZIONALE. CHE SENSO HANNO GLI STRANIERI NELLA JUVE B?
© foto di TC

Cristiana Capotondi l'ha promesso: "Abbasseremo l'età media in Serie C". La nuova numero due della Lega Pro, chiacchieratissima per il suo passato non proprio da dirigente sportivo, ha subito fatto capire che lei, in Lega, non farà la ragazza immagine. I commenti sui social non sono stati tenerissimi, con tifosi e addetti ai lavori in gran parte contrari a uno svecchiamento di una categoria che già, di per sé, è la più giovane nel professionismo.
Due numeri, tratti da Transfermarkt, per intenderci: in Serie A viaggiamo intorno ai 26 anni e mezzo, in B si scende a 26, in C l'età media è di 24,3 anni. Più nel dettaglio: nel Girone A, complice la presenza della Juventus, viaggiamo sotto quota 24: 23,9 per la precisione, che sale a 24,7 anni nel Girone B, mentre al Sud si assesta su 24,3.

La Serie C, insomma, è già giovane di suo. Per due motivi. Il primo, più nobile, è per ottenere una plusvalenza: il ragazzo gioca perché è bravo, in estate, se non già nel mercato invernale, lo chiameranno club di categoria superiore e tutti ne beneficeranno: il calciatore che salirà in A o in B, la mia squadra che avrà migliorato le proprie finanze e il nuovo club che si sarà accaparrato un talento.

Poi c'è una seconda modalità, nettamente meno positiva: il ragazzo gioca perché mi fa minutaggio e/o perché la società di appartenenza mi paga la valorizzazione. Non mi interessa se sia bravo o meno, mi interessa che non faccia troppo danno in campo: intanto io incasserò gli spicci necessari per non avere i conti in rosso. Non mi interessa se poi il calciatore si ritroverà tra i dilettanti o appenderà gli scarpini al chiodo e se la mia squadra dovrà essere smantellata di anno in anno, sempre in balìa delle nuove regole sugli under.
Intendiamoci, non tutto è bianco o tutto nero: c'è una vasta zona in mezzo di chi non disprezza il minutaggio ma non disprezza nemmeno i giovani di qualità.

Poi dovremmo anche intenderci sul significato di giovane: considerare ragazzino un 23enne che gioca in Lega Pro quando in Nazionale ci finisce un classe 2000 come Sandro Tonali deve far riflettere. È vero che non tutti i 18enni devono vestire l'azzurro ma statisticamente è più facile che un 23enne di C diverrà un 25enne in D piuttosto che in A o in B. Magari dopo aver tolto il posto, tra i professionisti, a giocatori più esperti.

In Serie C, utilizzando i preziosissimi dati de La Giovane Italia (Qui trovate i loro ranking), sono ben 97 gli Under 19 ad esser scesi in campo almeno una volta. Peccato, però, che 34 abbiano racimolato meno di 90 minuti a testa e che, ad avere superato i mille minuti fin qui siano stati solo Alessandro Minelli del Rende ed Erasmo Mulè del Trapani. Due classe '99 titolari nelle difese di due team al vertice nei rispettivi gironi. Scendendo tra i 2000, impossibile non notare Bellodi e Biancu dell'Olbia, Raja dell'Albissola, Mastrippolito della Reggina, De Marino e Gerbi della Pro Vercelli, Strechie della Lucchese. Occhio, però, a non esagerare: la squadra ad averne utilizzati di più, ben sette, è la Paganese. L'unica, tra quelle che ha regolarmente disputato tutte le partite di campionato, a non avere ancora vinto. In fondo i giovani sono come le medicine: fondamentali ma guai ad esagerare.

Postilla finale: i calciatori stranieri. Sono meno di un decimo in Serie C, numeri che salgono al 15% considerando anche i possessori di doppio passaporto. Nessuna discriminazione, sia chiaro: chi è bravo deve giocare, a prescindere se abbia 16 o 44 anni e se sia nato a Tivoli o Timbuctu. Però i sette calciatori della Juventus Under 23 che non potranno mai diventare azzurri, quale senso danno alle seconde squadre?