Foggia, sei sicura di Zeman? Ancona-Matelica, quante perplessità

Il boemo torna (forse) dove ha conquistato l'Italia, mentre l'Ancona rinasce (forse) dalla fusione a freddissimo di due società.
21.06.2021 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Foggia, sei sicura di Zeman? Ancona-Matelica, quante perplessità
TMW/TuttoC.com

Un tweet all’improvviso. Lo regala il Foggia, protagonista la combo Canonico-Pintus, ma soprattutto Zdenek Zeman. Se da un lato i due erano stati protagonisti di una conferenza stampa francamente a tratti surreale non molte ore prima, la presenza dell’allenatore boemo ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi. Del resto, riuscite a ricordare un’epopea più iconica della Zemanlandia rossonera? Se l’entusiasmo è comprensibile, perché qui si parla di amore ed è giusto che sia così, qualche domanda resta in piedi. Intanto, e questo è l’aspetto oggettivamente più rilevante, se quella comunicazione sia da considerare un annuncio o piuttosto un tentativo di anticipare decisioni (e risposte) ancora tutte da arrivare. In secondo luogo, Zeman non è più quello di trent’anni fa. Perché di questo si parla: è sempre stato avanti a tutti gli altri e ha dato al calcio, in termini di progresso e crescita, più di quanto il calcio non gli abbia restituito. La nazionale di Immobile, Insigne e Verratti ne è l’ultima testimonianza. Ma il tempo passa, le ultime esperienze sono state quello che sono state e non è propriamente un tecnico in rampa di lancio: se ci si aspetta Zemanlandia parte II o anche solo il bis della stagione vissuta dieci (dieci) anni fa, il rischio di rimanere delusi c’è. L’augurio, ça va sans dire, è di essere smentito.

Tante perplessità solleva la fusione a freddo (freddissimo) tra Matelica e Anconitana. In primis perché se fino a sei giorni prima era Macerata e poi diventa Ancona, allora di progettuale c’è poco o punto. Soldi, e poco altro. In secondo luogo, perché bene ha scritto Nicolò Schira nei giorni scorsi: a questo punto, tanto vale la Superlega. Ha ragione chi la sponsorizza, se contano i bacini di utenza e i soldi più del merito. Intendiamoci: nessuno scandalo, ne abbiamo viste di ben peggio. Si parla di una decisione (anche qui, allo stato attuale di un tentativo) più che legittima, se così verrà considerata. Consentiteci di non emozionarci, però, per la compravendita di franchigie, perché sostanzialmente di questo si tratta, e per un salto di categoria prendendo alla larga tutte le regole dello sport. Almeno, di questo sport. Non raccontiamoci il calcio del territorio, grande o piccolo che esso sia, se poi del territorio se ne frega alla bisogna. E affrettiamo questa benedetta riforma, ché se per mantenere tante squadre professionistiche si ricorre a questi escamotage allora siamo arrivati al se non ora quando. Vedremo comunque come andrà, per la cronaca le regole federali non dovrebbero consentirlo e i precedenti sono davvero pochissimi (due). L’eccezionalità, nello specifico, non è neanche chiarissimo quale possa essere. È periodo di annunci, progetti e promesse, bisogna vedere quali reggono il peso e la prova del tempo.