Girone C grandi firme, il Vicenza non scappa: manca l’ammazza-campionato. Una Macchia sul Potenza

Tra le due litiganti, ne gode una e pure la terza. Il successo del Catania sul Benevento consente alla Salernitana di allungare, ma restano ovviamente tutte e tre nel giro di pochi punti. È un girone meridionale grandi firme, come da previsione: piazze che con la Serie C hanno pochissimi da spartire e peccato ne salirà solo una. Tiene il passo, un po’ staccata ma anche con un pizzico di sorpresa, pure il Potenza, sul cui successo torneremo. 

Se il Vicenza frena, è un campionato che non ha padrone in nessuno dei tre gironi. Il Brescia, del resto, è l’altra grande firma di un raggruppamento nel quale i biancorossi erano finora riusciti ad andare più veloci degli altri. Dopo undici giornate, un equilibrio del genere non era per niente scontato, ma tiene vivo l’interesse su un campionato i cui numeri certificano quanto la passione sia viva da Nord a (soprattutto) Sud. La crescita degli spettatori allo stadio, nella fase storica che viviamo, è un tesoro da valorizzare il più possibile. Magari - ma non è certo una questione del campionato di C - dando ai tifosi strutture sempre migliori. 

Si diceva del Cosenza. Non tanto per la vittoria dei calabresi, quanto per quello che ha scatenato in casa del Potenza. Formazione undicesima in classifica, eppure patron Macchia giudica troppo pochi sette punti nelle ultime cinque giornate. Sostanzialmente, a pesare sulla panchina lucana sono gli ultimi due ko, con formazioni - il Benevento oltre al Cosenza - di vertice o quasi. Da qui, la decisione di salutare De Giorgio, alla quale si è opposto il ds De Vito. Giustamente, aggiungiamo. Vedremo come finirà, certo ci sarebbe da chiedersi cosa si chiede a una squadra costruita non certo per avere la garanzia di fare i playoff, e che invece è lì.