Il “caso” Catanzaro insegna, anche la Serie C può diventare un tema nazionale. Pescara, l'umanità dell'arbitro. Juve, l'U23 non è solo un plusvalenzificio

06.03.2023 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Il “caso” Catanzaro insegna, anche la Serie C può diventare un tema nazionale. Pescara, l'umanità dell'arbitro. Juve, l'U23 non è solo un plusvalenzificio
TMW/TuttoC.com

Piccolo retroscena redazionale. Nei giorni scorsi il collega e amico Marco Conterio aveva in mente di scrivere, nel consueto editoriale su TMW, del Catanzaro che vola in Serie C. Unica dubbio: il rischio che un tema legato alla terza serie, portato su un media che si occupa di calcio al massimo livello su scala nazionale, potesse portare in dote poche letture. Morale della favola: è stato tra gli editoriali più letti della settimana. Cosa ci insegna? Al di là della grande cavalcata della formazione calabrese verso la promozione, che la Serie C può essere tema di interesse ai massimi livelli. Del Catanzaro, del resto, si parla con merito anche fuori dall'Italia. Un utile reminder che la tanto bistrattata C può diventare interessante per tutti, specie se si fanno le cose per bene come captai alla società di patron Noto.

Altra morale, questa volta dal pareggio fra Pescara e Juve Stabia. Non il miglior ritorno possibile per Zeman, altro tema che riporta la C a livello nazionale. Ci ha messo lo zampino, con un abbaglio clamoroso, l'arbitro Zanotti, annullando un gol allo scadere a Merola, per ragioni insondabili. Categoria bistrattata, tante volte, anche da noi che non sempre ricordiamo che c'è la Serie C per i calciatori ma pure per gli arbitri, che come i primi devono crescere e non sono mai macchine. Cosa ha fatto l'arbitro? Si è scusato col Pescara, l'ha rivelato patron Sebastiani. Risultato: polemiche (quasi) azzerate, il club ha fatto un comunicato "accettiamo e andiamo avanti". Esattamente come era accaduto in un altro caso ben più famoso non molto tempo fa. È un'altra lezione: comunicare serve, l'AIA potrebbe farne tesoro. Ci ricorderebbe l'umanità degli arbitri.

Ultimo tema, la Juventus. Al centro del ciclone fra plusvalenze e stipendi. Di mezzo ci è finita anche l'Under 23 bianconera, criticatissima perché vista come una sorta di plusvalenzificio della Vecchia Signora. Non entriamo nel merito, specie a livello giudiziario. Sotto il profilo economico, di sicuro qualcosa non ha funzionato. Però è un peccato ridurre la seconda squadra a una cosa del genere. A parte il fatto che i risultati ottenuti in questo senso dalla Juve ricordano alle altre che la squadra B può essere una fonte di guadagno e si può andare oltre il milione e rotti che serve per l'iscrizione. L'altra considerazione è che in realtà l'Under 23 ha salvato la stagione di Allegri, per quanto possibile. Fagioli, Miretti, Iling, Soulé, da ultimo Barrenechea. Ragazzi magari non ancora pronti per il salto verso i grandi, ma che se devono farlo all'improvviso lo affrontano meglio partendo da un campionato professionistico anziché dalla Primavera, ormai inutile per come funziona. È un peccato buttare alle ortiche un progetto, le seconde squadre, soltanto perché è stato orchestrato male e perché forse si poteva gestire meglio.