Il Covid intasa il calendario, Livorno e San Benedetto sempre piu' in crisi. Bari, il blasone non basta: De Laurentiis nel mirino dei tifosi

27.03.2021 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Il Covid intasa il calendario, Livorno e San Benedetto sempre piu' in crisi. Bari, il blasone non basta: De Laurentiis nel mirino dei tifosi
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Rush finale del campionato di Lega Pro e livello di attenzione massimo a causa di questa maledetta pandemia che, esattamente un anno fa, costringeva tutti a fermarsi a tempo indeterminato e con la paura che il pallone smettesse di rotolare forse definitivamente in qualche categoria. Come previsto dagli scienziati è arrivata la terza ondata e, in attesa che si acceleri per la campagna vaccinale, i casi Covid aumentano e ci sono squadre come Foggia, Cavese e Monopoli fortemente in difficoltà. Ovviamente, oltre a quelle già rinviate in passato, ci sono numerose gare che rischiano di non essere disputate, ma incombono playoff e playout e si rischia di ingolfare una macchina che, grazie al lavoro del presidente Francesco Ghirelli, ha ingranato le marce giuste tra mille difficoltà regalando alle tifoserie qualche ora di spensieratezza nel buio della pandemia. Non intasare un calendario già fitto è impegno notevole che i dirigenti della terza serie si sono assunti con i calciatori e con tutti i tesserati, non è da escludere che ci possa essere uno slittamento degli spareggi proprio per consentire a tutti di organizzarsi e di recuperare gli atleti ora sottoposti a quarantena.  Vogliamo tutti che sia un finale di stagione all’insegna della serenità. Quella serenità che piazze prestigiose hanno perso da tempo.

Guardando quanto accade a San Benedetto e Livorno vien difficile essere ottimisti, due città appassionate di calcio che vivono con apprensione temendo un declassamento per motivi economici e non tecnici. La Sambenedettese è stata messa in mora, in casa amaranto da mesi si fanno promesse al vento e non si capisce quali siano le cordate realmente interessate a prelevare l’intero pacchetto azionario. La verità è che la crisi economica inizia ad essere pesante, il Governo continua a chiudere tutto senza dare alcun tipo di aiuto allo sport e i presidenti a giugno potrebbero decidere di ridimensionare gli investimenti. Garantire la sicurezza dei calciatori con i vaccini, aiutare economicamente i club e aprire parzialmente gli stadi sarebbe una soluzione, ma a distanza di un anno nessuno, nemmeno il premier Draghi, è in grado di affrontare il problema se non con il criterio delle chiusure che ormai sta portando sul lastrico milioni di persone. Altro tasto dolente è il rendimento delle giacchette nere. Arbitri purtroppo protagonisti di una sfilza di errori quasi in fotocopia e non è certo un segnale positivo in vista degli spareggi. Il designatore Damato dovrà fare un super lavoro, ma ci rendiamo conto che il materiale umano a disposizione è quello e la crescita passa anche attraverso un errore. Ora, però, per essere credibili occorre una cernita. Errare è umano, perseverare è diabolico: le società che hanno investito devono vincere o perdere per merito e demerito, non per una clamorosa topica arbitrale.

Quanto all’aspetto tecnico, nei gironi A e B la lotta è davvero interessante: Pro Vercelli, Como, Renate, Padova, Perugia e SudTirol sognano il salto diretto e sarà un finale tutto da vivere, purtroppo in stadi vuoti e silenziosi. Nel raggruppamento C la Ternana è ad un passo dalla promozione, anche grazie alle battute a vuoto di un Bari in caduta libera nonostante il cambio di allenatore, punito da Evacuo (a proposito, complimenti per il traguardo dei 200 gol in carriera) e che ha toppato nel mercato di gennaio. Quello dei pugliesi è il classico esempio che fa capire quanto blasone, milioni di euro e grandi nomi non bastino per vincere. Chiudiamo con la Cavese, ancora sotto shock per la morte di Antonio Vanacore e falcidiata dal Covid. L’ennesima sconfitta complica i piani salvezza, l’incubo D è davvero dietro l’angolo. Va dato atto al presidente Santoriello d’aver fatto di tutto, a gennaio, per rimediare agli errori commessi nel mercato estivo. Servirà un finale di stagione perfetto per salvare la categoria, ma la pandemia non aiuta e i tifosi sono tristemente rassegnati.