Il fatto della settimana - Fano vs Lega Pro: è scontro sul mancato ripescaggio. La Pistoiese occupa lo slot numero 60

15.08.2021 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Il fatto della settimana - Fano vs Lega Pro: è scontro sul mancato ripescaggio. La Pistoiese occupa lo slot numero 60
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Nella settimana in cui sono si è alzato il velo sulla Serie C 2021/22 con la composizione dei nuovi gironi e la compilazione dei calendari è arrivata anche la pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni che ha respinto il ricorso del Fano, confermando dunque la Pistoiese come sessantesima formazione ai nastri di partenza del torneo al via nell'ultimo weekend di agosto. In realtà non è finita qui, perchè il club marchigiano è determinato a proseguire la sua battaglia e, dopo aver aspramente criticato la Lega Pro, mettendo in dubbio la legittimità della sua condotta, con accuse piuttosto pesanti ("questo scenario delinea la volontà, manifesta, di penalizzare la società e la nostra città") che ipotizzerebbero anche un diverso metro di giudizio adottato nei confronti della Fidelis Andria, ha già reso noto di aver mandato ai propri legali di presentare ricorso al TAR del Lazio contro il mancato ripescaggio e di aver segnalato l'accaduto alla magistratura ordinaria. Ovviamente la risposta della Lega Pro non si è fatta attendere ed è stata dello stesso tenore: "Alla luce di quanto sopra la Lega Pro si riserva ogni opportuna iniziativa giudiziaria in sede civile e penale, a tutela della propria immagine, non potendo assolutamente tollerare che vengano diffuse ombre sul proprio operato trasparente, imparziale e rispettoso delle regole". 

E Ghirelli, successivamente, ha voluto fare ulteriore chiarezza sul punto: "Mi domando per quale ragione il 22 luglio, cioè tre giorni dopo la scadenza del termine perentorio, sia stata depositata in Lega Pro una perizia illuminotecnica datata 19 luglio con valori di illuminamento inferiori a quelli previsti dalla FIGC e, successivamente in data 23 luglio, cioè quattro giorni dopo la scadenza del termine perentorio, sia stata depositata una seconda perizia sottoscritta da un differente perito, sempre datata 19 luglio, con valori di illuminamento conformi a quelli previsti dalla FIGC. È quantomeno curioso che nello stesso giorno risultino effettuati due sopralluoghi ed emesse due perizie di due differenti periti con valori tanto diversi tra loro. Ma la vera domanda che ci poniamo è perché due perizie datate 19 luglio siano state depositate solo il 22 e 23 luglio, nonostante società e Comune fossero consapevoli che il termine perentorio era il 19 luglio”.