IL FATTO DELLA SETTIMANA - IL DIRETTIVO DI LEGA PRO E LA PROPOSTA DELLA DISCORDIA

25.04.2020 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
IL FATTO DELLA SETTIMANA - IL DIRETTIVO DI LEGA PRO E LA PROPOSTA DELLA DISCORDIA

Come la mela lanciata da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti causò una lite tra le dee presenti che condusse poi alla Guerra di Troia, così la proposta all'Assemblea di Lega Pro che domenica scorsa è stata resa nota dal Direttivo ha causato disaccordo e contrasto nel corso dell'ultima settimana. 

Cinque i punti suggeriti (lo stop del campionato di Serie C, il blocco delle retrocessioni, la promozione in Serie B di Monza, Vicenza, Reggina e una quarta società individuata tramite sorteggio, il blocco dei ripescaggi dalla D così come il mantenimento di quelli eventuali in B) e tante le voci che hanno alimentato il dibattito nei giorni successivi. In realtà nulla è ancora stato deciso, si tratta appunto solo di una proposta che verrà discussa in Assemblea il giorno 4 maggio e che poi - nella sua versione definitiva - verrà consegnata al Consiglio Federale. E solo in quella sede, il 5 maggio, verrà o meno accettata, con tutto ciò che ne conseguirà.

Ciò precisato la settimana è comunque risultata caldissima a livello dialettico, visto che in tanti si sono scatenati per dare contro, soprattutto, alla proposta della quarta promossa tramite sorteggio. Già domenica sera Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, si è scagliato quindi contro "chi ha fatto circolare pubblicamente la lettera". Il numero uno della terza serie ha ricordato: "I presidenti l'avevano per preparare l'assemblea. Perché lo ha fatto questo scienziato? Ha ottenuto che una proposta da sottoporre all'assemblea è diventata oggetto di dibattito esterno e di pressione sui presidenti. Ed, ora, leggo anche sulla Lega. Stiamo sereni, ago e filo, perché poi dovranno ognuno di loro dire, in consiglio federale, che cosa vorranno fare. Stiamo, tutti tranquilli, la proposta sarà sottoposta al consiglio federale che è il dominus".



Parole che, però, non hanno di fatto placato le discussioni che si sono susseguite dando vita prima di tutto alle reazioni di Mauro Balata, presidente della Lega B, che ha chiesto che vengano preservate le ragioni di tutte le componenti, sottolineando come la proposta della terza serie sia in contrasto con lo spirito di squadra del calcio italiano, e di Cosimo Sibilia, presidente della LND, che ha tuonato: "No fughe in avanti, le modifiche regolamentari si fanno in Consiglio Federale: i nostri club non saranno mai penalizzati" per poi aggiungere: "Nulla si fa senza le retrocesse dei campionati di Lega Pro: se si blocca il meccanismo, ne risente tutto il sistema". Mentre Bari e Carpi si sono subito attivati con un esposto contro la proposta del sorteggio: i Galletti non hanno mai fatto sentire la loro voce ufficialmente, al contrario il patron degli emiliani Stefano Bonacini non le ha mandate a dire: "Sorteggio? Se fosse così saremmo su 'Scherzi a Parte'", aggiungendo anche che sarebbe una soluzione "profondamente umiliante".

Ghirelli è stato così costretto nuovamente a puntualizzare: "Il sorteggio non sarebbe integrale ma riguarderebbe lo svolgimento di tutte le partite. Le alternative? Riuscire a far giocare anche un playoff parziale sarebbe la soluzione migliore ma non credo si possa fare. A decidere comunque saranno i presidenti che dovranno accettare o bocciare la proposta". Mentre sugli esposti ha sottolineato: "Li faremo esaminare per capire se dal punto di vista legale-giuridico il sorteggio sia una soluzione fattibile. Un giurista ci dirà se si potrà fare o meno".

Intanto Monza, Vicenza e Reggina sembra possano dormire sonni tranquilli (sempre a detta di Ghirelli), con la cadetteria che dovrebbe per loro concretizzarsi considerato il vantaggio raggranellato delle tre al momento della sospensione per emergenza Coronavirus. Non sono comunque mancate le reazioni anche in casa delle tre capolista: la linea dei brianzoli è dettata direttamente dall'ad Adriano Galliani secondo cui i campionati devono essere portati a termine perché si deve vincere sul campo e non a tavolino: "Un giorno ricominceremo a giocare e da quel giorno riprenderemo dove ci siamo interrotti. E solo a campionato finito si potrà pensare al campionato successivo". Per quanto riguarda i veneti ha parlato il presidente Stefano Rosso: “L’ideale sarebbe stato finire sul campo, ma mi rendo conto delle enormi difficiltà che si devono affrontare e la salute viene prima di tutto quindi accetto la proposta, ma la promozione in B per ora non è ancora scontata e visto come stanno andando le cose fino a quando non sarà ratificata questa nuova proposta dal Consiglio Federale della Figc meglio tenere un approccio cauto”. In casa amaranto, infine, è stato il direttore sportivo Massimo Taibi a dichiarare: "Noi siamo pronti a qualsiasi soluzione. Se ci chiederanno di tornare a giocare saremo contenti, se arriverà la promozione festeggeremo comunque. Mi incatenerò l'ho detto in maniera ironica se non dovessero consentirci la promozione".