Il fatto della settimana - La nuova vita in Serie C di Roberto Stellone e Moreno Longo: ritorno dopo 7 anni per il primo, esordio assoluto per il secondo

24.01.2021 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Roberto Stellone
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Roberto Stellone
© foto di Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com

Sono saltate tre panchine nella settimana che sta per terminare. E se per l'esonero di Sandro Pochesci a Carpi si è deciso di puntare su un nome di categoria come Luciano Foschi, così non è stato per quanto riguarda le guide tecniche di Arezzo e Alessandria: le due società si sono infatti affidate a due nomi di grido, Roberto Stellone e Moreno Longo.

I toscani hanno optato per la terza rivoluzione stagionale: dopo aver esonerato nel mese di ottobre Alessandro Potenza ed aver affidato la panchina ad Andrea Camplone senza significativi passi avanti nei risultati (un solo successo nel ruolino di marcia dell'ex Perugia), ecco appunto l'avvento di Roberto Stellone, che in Serie C mancava dalla stagione 2013/14. Allora conquistò la promozione dalla Prima Divisione alla Serie B con il Frosinone per poi portarlo in A nella stagione seguente. Da lì per lui quattro anni in cadetteria tra Bari, Palermo ed Ascoli. Un curriculum di tutto rispetto per un allenatore che avrebbe potuto, sulla carta, ambire a qualcosa di più del fanalino di coda del Girone B di Serie C, tanto che lui stesso in sede di presentazione ha dichiarato: "In verità aspettavo una chiamata dalla serie B e sinceramente da un'alta serie B. Ho avuto squadre che stanno lottando in alto in serie C che mi hanno cercato, ma la mia intenzione era quella di non scendere di categoria. Alla fine però quando mi ha chiamato Muzzi ho accettato, perchè avevo voglia di allenare. Ho visto l'investimento che è stato fatto nei giocatori e  ho detto sì, perché è una scommessa e l'ho presa al volo. So che è un'impresa, una sfida e mi ci sono buttato anche perchè soprattutto c'è un progetto". Una scommessa che, però, all'esordio gli ha portato un dispiacere: 3-2 casalingo ad opera della Feralpisalò e ultimo posto in classifica confermato, per di più in attesa delle sfide delle dirette avversarie che potrebbero anche allungare il proprio distacco (ora - ma se leggerete questo pezzo dopo le 14.30 le forze in campo saranno inevitabilmente cambiate - sono 4 le lunghezze sul penultimo posto e 8 sul quintultimo).

I grigi hanno invece deciso di dare il benservito ad Angelo Gregucci, che ha lasciato la squadra piemontese al quarto posto in classifica - anche qui vale l'avvertimento di poco fa: dopo le 14.30 la graduatoria cambierà volto - a ben 11 punti di distanza dalla vetta. La società di Di Masi ha quindi svoltato, affidandosi a Moreno Longo, ultima esperienza in panchina in Serie A al Torino, dopo quella del 2018 a Frosinone. Mai sceso in Serie C, l'ex Pro Vercelli in B si è presentato così: “Ho avuto la fortuna di ricevere proposte e ringrazio pubblicamente le persone che mi hanno cercato. Come sempre nel calcio ci sono valutazioni che si fanno a prescindere. Alcuni dicono che ho fatto una scelta contro corrente, ma è contro corrente solo per chi non la pensa come me. Il calcio ti mette di fronte a situazioni tipo questa dove ti si accendono delle motivazioni particolari per cui l’idea delle persone con cui ti stai confrontando ti da la spinta necessaria per dire sì. Questo progetto mi ha fatto accettare una sfida molto affascinante. Il Torino? Ho ricevuto la loro telefonata sabato sera e, come sempre, si parla e si discute. Scendere di categoria non mi crea problemi, se non il fatto che so che sarà ancora più dura di prima. Ho la lucidità è l’umiltà per capire che le insidie di un campionato come la serie C sono innumerevoli. Dovrò calarmi velocemente in questa realtà, che comunque conosco perchè ho sempre seguito, ma non mi aspetto niente di diverso da ciò che sono abituato a fare. Stare sotto pressione, accettare le responsabilità, lottare sapendo che anche quando giochi contro l’ultima in classifica devi fare il massimo della prestazione perchè vincere non è mai facile per nessuno". Primo ostacolo per lui sarà la Pistoiese, squadra in cerca di punti salvezza. Ce la farà? Ai posteri l'ardua sentenza...