Il mistero di quell’attaccante scomparso perché non rinnova il contratto. Ecco a chi è in arrivo a Cesena come diesse. Feralpi show: Vecchi di nome, giovani sul campo

13.04.2023 00:00 di  Nicolò Schira  Twitter:    vedi letture
Il mistero di quell’attaccante scomparso perché non rinnova il contratto. Ecco a chi è in arrivo a Cesena come diesse. Feralpi show: Vecchi di nome, giovani sul campo
TMW/TuttoC.com

Segnare 8 gol al primo anno nei professionisti e trovarsi ai margini della rosa. Incedibile ma vero. Il caso di mercato ha come protagonista Mattia Iori, calciatore rivelazione della Pergolettese salvatasi anche quest’anno in largo anticipo. Al giocatore era stato offerto il rinnovo del contratto alle attuali condizioni economiche (25mila euro) e il no dell’ex Brusaporto. I tifosi gialloblù in queste ultime settimane si interrogavano sulla sparizione dall’undici titolare (e pure dai convocati…) del classe 1997 per le gare contro Novara e Vicenza. Infortunio? Macché! Scelta tecnica? Neppure. Bensì un suggerimento societario: inutile puntare nel finale di stagione su un calciatore che ha deciso di non sposare il progetto Pergo. D’altronde comprensibile anche la scelta del ragazzo che dopo l’ottima stagione e le richieste ricevute (3 club di C e uno di B) si guardi intorno e punti a migliorare la propria condizione contrattuale. Una storia dai risvolti di mercato come tante altre, ma che priva mister Villa di un’arma importante negli ultimi 180 minuti della stagione per provare ad acciuffare un pass per i Playoff. 

La FeralpiSalò nel sabato pre-pasquale ha conquistato una meritatissima promozione in Serie B. Il frutto finalmente maturo di una semina eccellente che proseguiva da anni. Un po’ come accaduto in passato a Carpi e Sudtirol i verdeazzurri non arrivano al grande salto per caso. Ecco perché è stucchevole leggere di favole ecc. La Feralpi è figlia di un progetto virtuoso all’insegna della programmazione. Quattordici anni fa la fusione tra l’AC Salò e la Feralpi Lonato con il conseguente ripescaggio in Seconda Divisione Lega Pro era il primo vagito di una scalata che ha ribaltato le gerarchie di un’intera provincia. Tra qualche mese infatti la Feralpi potrebbe guardare dall’alto in basso il Brescia. Chi l’avrebbe mai detto tre lustri fa? Neppure il patron Giuseppe Pasini, uno che ci ha sempre creduto e non ha mai tradito la Feralpi nonostante lo tirassero per la giacchetta pur di convincerlo a investire altrove i propri denari. Sul campo poi un lavoro straordinario di Stefano Vecchi. Uno che la parola “vecchi” ce l’ha solo nel cognome. A Salò infatti c’è l’unica big che fa minutaggio e schiera diversi under tutte le settimane. Centrare così la B vale doppio. D’altronde lo Stefanone è uno che negli anni ha sempre avuto una certa dimestichezza con le vittorie. Fin dai tempi in cui pilotò il Mapello Bonate nei Dilettanti prima di condurre la Tritium a uno storico doppio salto dalla D alla Prima Divisione (la vecchia C1 per intenderci…). Sulla panchina della Primavera dell’Inter ha forgiato talenti (da Zaniolo a Pinamonti passando per Di Gregorio, tanto per citarne alcuni) coniugando il tutto a un tris di scudetti. Mica male. La scelta di andare poi a Venezia non si rivelò azzeccata, ma con umiltà Vecchi ha saputo ripartire dalla C per riprendere la rincorsa verso l’alto. Missione compiuta. E a proposito di giovani-vecchi: occhio ad Andrea Ferretti, che zitto zitto sta avendo una crescita esponenziale. Al primo anno da direttore sportivo non ha sbagliato una mossa e conquistato una promozione da urlo. Tanta roba a soli 26 anni. Il Bello, rigorosamente con la B maiuscola, a Salò deve ancora venire. Intanto ora è tempo di festeggiamenti, provando a Novara domenica a mantenere l’imbattibilità esterna che dura dallo scorso 16 ottobre. Lontano dal Turina la Feralpi ha incassato appena 6 reti. Il segnale di come Carraro e compagni abbiano costruito una vera e propria linea maginot. Non è un caso che siano ben 11 i successi stagionali di corto muso. Una solidità che fa rima con coperatività, dato che sono addirittura 15 i calciatori verdeazzurri ad essere andati in gol. Senza un bomber da doppia cifra, ma tutti preziosi in ugual modo. Una vittoria di squadra in tutti i sensi…

A fine stagione il Cesena potrebbe cambiare direttore sportivo: destinato segnato comunque vada per Stefano Stefanelli, che ha già ricevuto proposte da parte di altri club. Della serie: l’ex Carpi non rimarrà a piedi. Nelle scorse settimane era circolato il nome di Massimiliano Mirabelli (Padova) in virtù del rapporto storico di amicizia con il tecnico Mimmo Toscano. In realtà nulla di tutto ciò: nei pensieri dei romagnoli c’è l’ex Alessandria Fabio Artico che all’interno di un casting che conta altri due autorevoli candidati è balzato in pole position. Positivo il primo summit tra le parti, tanto che Artico avrebbe già contattato un paio di giocatori da bloccare per la prossima stagione. Le grandi manovre sono già in corso...