IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - LA NUOVA VITA DI RAFFAELE PALLADINO

13.10.2019 00:00 di  Marco Pieracci   vedi letture
Raffaele Palladino
TMW/TuttoC.com
Raffaele Palladino

Raffaele Palladino dice stop con il calcio giocato. A 35 anni l'attaccante napoletano ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Quella a Monza è stata la sua ultima esperienza da giocatore anche se in realtà la maglia biancorossa non è mai riuscito ad indossarla in partite ufficiali a causa dei problemi fisici che hanno condizionato soprattutto la sua ultima parte di carriera e che avrebbe potuto essere più luminosa. Le due stagioni con la Juventus tra il 2006 ed il 2008 ne sono state l'apice, con tre presenze in nazionale. Poi Genoa, Parma, Crotone, Spezia, prima dell'arrivo in Brianza lo scorso aprile da svincolato. Oltre 300 presenze tra Serie A e B, 58 reti realizzate per questo talento dotato di grande tecnica e di un sinistro fuori dal comune.

"È stato un viaggio - ha scritto su Instagramun viaggio bellissimo, meraviglioso, indelebile. Mi porto in ogni ricordo momenti speciali: i compagni, i tifosi, gli allenatori, gli abbracci ad ogni gol, le gioie, le delusioni, gli stadi pieni, la mia famiglia sempre accanto, le emozioni condivise con chiunque io abbia avuto la fortuna di incrociare in questo percorso. Dalla prima all’ultima, dal sogno di un ragazzino che voleva fare il calciatore fino alla realtà, più bella di quanto potessi anche solo immaginare. Voglio dire GRAZIE, a tutti e per tutto. Alle società, ai tifosi, alla mia famiglia, ai dirigenti, ai compagni, agli amici, a chi ho incontrato anche solo da avversario, al mio agente Giuseppe Riso, a tutti quelli con cui ho condiviso il sogno di giocare a calcio in città straordinarie, con la stessa passione dal primo giorno fino a oggi. Perché da adesso in poi per me inizia una nuova vita".

La nuova vita di Palladino sarà da allenatore, per regalare i suoi preziosi insegnamenti ai ragazzi del settore giovanile del Monza: "Ho sempre desiderato allenare, ho ricevuto troppi insegnamenti dai miei maestri per non restituirli al massimo ai ragazzi più giovani. Poterlo fare con le giovanili del Monza, con una proprietà importante in una piazza storica, apre nel più entusiasmante dei modi questo nuovo capitolo della mia carriera e della mia vita. Non vedo l’ora di iniziare, e ancora grazie per questo percorso indimenticabile".