In attesa di giovedì in casa Triestina la situazione resta tesa. Voci, smentite, soci in arrivo (?), mercato congelato e una piazza in subbuglio. Difficile pensare di salvarsi così

11.01.2023 00:00 di  Tommaso Maschio   vedi letture
In attesa di giovedì in casa Triestina la situazione resta tesa. Voci, smentite, soci in arrivo (?), mercato congelato e una piazza in subbuglio. Difficile pensare di salvarsi così
TMW/TuttoC.com

Bisognerà attendere giovedì, quando il presidente Simone Giacomini parlerà in conferenza stampa, per capire quale futuro attende la Triestina, una delle grandi malate della Serie C di questa stagione attualmente ultima con appena 15 punti in 21 gare e al centro di voci di un imminente cambio di assetto che stanno avendo ripercussioni sulla squadra e su un ambiente sempre più infuocato e sul piede di guerra.

Nonostante le smentite infatti le voci di una cessione di parte delle quote non si placano con tanti nomi che si susseguono dal procuratore Marco Calleri agli imprenditori Piergiorgio Crosti e Antonio Scaramuzzino – tutti giunti a Trieste in queste ore – oltre a quel Ciarrocchi che ha smentito interessi per l'acquisto del club. Solo la conferenza stampa di Giacomini chiarirà se la vendita c'è stata, se ci sarà o no, chi entrerà eventualmente nella società e a quali condizioni. Tutti interrogativi che dalla fine di dicembre sono rimasti senza risposta, salvo la smentita di cui sopra, e che hanno tolto certamente serenità a tutto l'ambiente alabardato aggravando il clima già non sereno dovuto ai risultati che non arrivano e a un campionato sottotono nonostante l'obiettivo salvezza fosse chiaro fin dalla scorsa estate dopo l'uscita di scena della famiglia Biasin. Nel frattempo ci sarebbe un mercato da portare avanti, anche se in queste condizioni è davvero complicato. Il direttore sportivo Romairone, la cui posizione viene ribadita in ogni comunicato sui nuovi acquisti quasi a voler rafforzare la sua posizione, ma col rischio – a mio avviso – di ottenere l'effetto contrario quasi che le voci di un suo addio a fronte dell'ingresso di nuovi soci sotto sotto siano vere.

Anche qui saranno decisive le parole del presidente biancorosso nella giornata di domani, ma intanto dopo i primi colpi di mercato (Malomo e Germano) sono state congelate altre trattative ormai a un passo dalla chiusura (Bernardotto, Crialese e Scozzarella) e si guarda allo sfoltimento della rosa con alcuni giovani di belle speranze come Felici o Adorante, oltre ai vari Pisseri, Sabbione e Rocchi, che potrebbero partite indebolendo ulteriormente la rosa a disposizione di un Pavanel che ha di che preoccuparsi.

Nel frattempo continua la dura contestazione della tifoseria che dopo i pomodori lanciati verso il campo d'allenamento, con tanto di promessa di passare ai sacchi di merda, e striscioni appesi fuori dai cancelli ha deciso di alzare ulteriormente il tiro dopo il duro faccia a faccia, a seguito di una contestazione durata quasi un'ora, al termine della sconfitta contro l'Arzignano. La Curva Furlan nelle scorse ore ha infatti chiesto a tutto coloro che amano la squadra di avere il coraggio di strappare gli abbonamenti e restare fuori dai cancelli per contestare “undici morti comandati da una società di buffoni arroganti”.  Difficile pensare di potersi salvare in queste condizioni.