In C dimezzate le grandi del Sud. Tante piccole neopromosse: belle favole ma quanti tifosi le seguiranno?

19.07.2022 00:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
In C dimezzate le grandi del Sud. Tante piccole neopromosse: belle favole ma quanti tifosi le seguiranno?

Primo turno nazionale playoff: Palermo-Triestina, 31.801 spettatori. Juventus U23-Renate, 109 spettatori. Nessun campionato italiano, ma probabilmente anche estero, può mostrare una differenza così marcata. Per mettere insieme gli stessi spettatori del “Barbera”, i bianconeri dovrebbero giocare 300 partite. O, se preferite le percentuali, la sfida in Piemonte vale lo 0,34% del totale. In pratica due file numerate contro tutto il resto dello stadio. È doveroso ricordare che il dato palermitano è “drogato” dall’importanza della posta in palio. I rosanero, in campionato, non sono mai andati oltre quota 12mila. Eppure certe cifre, anche in regular season, sono un miraggio in gran parte d’Italia, specialmente al Nord. 

Tutto questo cosa significa? Che quest’anno in Serie C mancherà un bel pezzo di Sud. Bari e Palermo sono tornate in cadetteria, categoria sicuramente più consona a entrambe. Il Catania, invece, ha abbandonato la C nel peggiore dei modi. Un’emorragia sugli spalti impossibile da arginare, con la Lega che può solo prendere atto di chi sul campo ha meritato di stare in Lega Pro. Tra le retrocesse il Vicenza aiuterà sicuramente a tamponare la ferita mente Alessandria, Crotone e Pordenone difficilmente potranno competere con quei numeri (l’ultima volta dei pitagorici oltre quota 10mila risale alla Serie A). 

Tra le neopromosse, Novara e Rimini a parte, non sembrano esserci grandi numeri: Arzignano, Cerignola, Gelbison, Giugliano, Recanatese, Sangiuliano e San Donato Tavarnelle sono realtà medio-piccole o, in alcuni casi, piccolissime. Piene di orgoglio, in alcuni casi anche discretamente piene di soldi. Però qui stiamo contando i numeri e quelli, purtroppo, non sembrano essere eccezionali. Come è giusto che sia, dal momento che non parliamo di capoluoghi di regione o di provincia.

A livello economico e per quanto riguarda il marketing, due aree strettamente intrecciate, la Serie C dovrà far fronte a bacini d’utenza più piccoli, che si tradurranno in meno gente sugli spalti e davanti la TV, Eleven Sports o Sky che sia. Patron Ghirelli e il suo vice Vulpis, in maniera intelligente, hanno cavalcato l’hype del Palermo e dei palermitani, pazzi per la propria squadra al punto da disertare le urne sia da elettori che da membri del seggio. E quindi, alla fine della fiera, resta il fatto che la Lega dovrà inventarsi qualcosa. Anche perché se attende la riforma in FIGC, farà in tempo a rivedere l’Italia ai Mondiali.