L'AVVERSARIO PIU' TEMIBILE PER LA CARRARESE POTREBBE ESSERE LA CARRARESE STESSA. CHE ATTACCO QUELLO DEL PIACE! DA MIGLIORARE INVECE LA FASE DIFENSIVA DEL PISA. FERALPISALO' SORPRESA IN NEGATIVO. IL CATANIA C'E'!

02.10.2018 00:00 di Gianluca Savoldi   vedi letture
L'AVVERSARIO PIU' TEMIBILE PER LA CARRARESE POTREBBE ESSERE LA CARRARESE STESSA. CHE ATTACCO QUELLO DEL PIACE! DA MIGLIORARE INVECE LA FASE DIFENSIVA DEL PISA. FERALPISALO' SORPRESA IN NEGATIVO. IL CATANIA C'E'!

La Carrarese capolista (anche se ha giocato una partita in più) vince di misura il match contro la Pro Patria. L’approccio degli Apuani a quest’ultima gara mi ha dato la sensazione che l’ostacolo più grande lungo il cammino possa essere quell’eccesso di sicurezza che prende il sopravvento quando viene tutto molto facile. Ai “gialloazzurri” a volte riescono delle giocate che raramente si vedono in questa categoria e paradossalmente la soglia di attivazione del sistema nervoso (arousal) potrebbe abbassarsi a scapito della reattività. Credo sia principalmente questa la ragione dell’ottimo avvio della Pro Patria che è una squadra molto ben organizzata alla quale non si può concedere troppo spazio. Lo stesso Mastroiani, autore dell’assist per il vantaggio degli ospiti, trovatosi solo davanti a Borra dopo una risalita troppo “spensierata” sugli sviluppi di un calcio d’angolo, stentava a credere ai suoi occhi. Una volta certo che fosse tutto vero, ha preferito servire l’accorrente LeNoci che ha segnato l’1-0 per i “tigrotti”. Poco prima Borra aveva sventato in ben 3 tempi un’altra grande occasione per la Pro Patria, con tre avversari quasi soli davanti a lui, sempre sugli sviluppi di una palla inattiva. Alla lunga le grandi qualità della Carrarese hanno avuto la meglio e la rimonta è stata meritata ma non credo che la mia teoria sia del tutto campata per aria. Squadra da battere, comunque.

Avevo scritto di fare attenzione alle due piacentine e per ora non sono stato smentito. Il Piacenza in modo particolare ha vinto uno scontro diretto fondamentale come quello con il Pisa. Inganna però il risultato per come appare, così tondo sul 3-0. Non so quanto fosse netto il rigore concesso al Piace perché è difficile dalle immagini a disposizione valutare la portata del contatto tra Buschiazzo e Di Molfetta. Di certo possiamo dire che fosse una “chiara occasione da rete” (il famoso “fallo da ultimo uomo” non è mai esistito nel regolamento ma di improvvisati è pieno il mondo, del calcio soprattutto) e possiamo escludere anche il “tentativo di prendere il pallone”: l’arbitro l’ha valutata come spinta, quindi cartellino rosso. Ma più che il rigore, vorrei capire il comportamento (tattico) di Masi, con palla facilmente giocabile in profondità (volgarmente detta “libera”). Tutto il reparto è lento a scappare (elastico difensivo) ma Masi ha “spezzato la linea” per una probabile marcatura tutt’altro che prioritaria, anche qualora l’allenatore chiedesse una difesa a “uomo nella zona”. Sta di fatto che, anche in dieci, il Pisa ha fatto la partita per lunghi tratti ed è riuscita a sfiorare il gol in più occasioni, ma di fronte aveva una squadra davvero tosta.

Fermana al primo posto del girone B dopo un’importantissima vittoria sul campo del Renate. Posto condiviso con il Pordenone che si è fermato sul 2-2 in casa del Rimini. Candellone, su palla inattiva laterale, batte sul tempo la difesa a zona del Rimini e rimedia al pasticcio difensivo di Stefani, grazie al quale il Rimini si era procurato il rigore segnato poi da Buonaventura. Rimane invece terzo a 9 punti il Monza che come il Pisa resta in 10 uomini per gran parte della gara. Da segnalare la prima vittoria del Vicenza fuori casa e contro il Feralpisalò che a sorpresa resta ultimo in classifica con 1 solo punto: la vera sorpresa in negativo del girone.

Esordio con una vittoria del Catania che ferma la corsa del Rende mentre il Trapani non si ferma ed è primo a punteggio pieno. Il Rende ora è secondo in classifica a pari punti con la Juve Stabia corsara anche a Pagani. La Casertana torna a vincere e raggiunge il Catanzaro a quota sei punti. La Reggina perde in casa giocando fuori, probabilmente in tutti i sensi. Desta infatti molta preoccupazione nell’ambiente la mancata presentazione della fidejussione come richiesto dalla Federazione. La società appare in grande difficoltà. Servono nuove forze, ora o mai più...