La Ternana onora l'impegno...forse troppo! Lega Pro, comunque vada è stato un successo. C'è il terrore di vivere un finale di stagione condizionato dagli errori arbitrali

10.04.2021 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
La Ternana onora l'impegno...forse troppo! Lega Pro, comunque vada è stato un successo. C'è il terrore di vivere un finale di stagione condizionato dagli errori arbitrali
TMW/TuttoC.com
© foto di TuttoSalernitana.com

Volge quasi al termine il campionato di Lega Pro che, già da tempo, ha incoronato la Ternana come prima squadra capace di raggiungere matematicamente la promozione grazie alla superiorità dell’organico, alla bravura di mister Lucarelli, ma soprattutto ad una società che non ha mai smesso di credere in questo progetto anche quando il clima si era fatto pesante. Aver battuto la Cavese senza “falsare” la lotta per non retrocedere è una nota di merito che consente di lanciare un segnale a tutti: bisogna onorare tutti gli impegni, senza fungere da vittime sacrificali se non ci sono più obiettivi in palio. Allo stesso tempo, però, riteniamo che gli umbri potessero assumere un comportamento diverso dopo aver chiuso la prima frazione addirittura con un triplo vantaggio a cospetto di un avversario in caduta libera e ad un passo dalla retrocessione. La partita è finita con un tennistico 7-2, a nostro avviso la Ternana non doveva infierire. Ok metterci il massimo dell’agonismo, ma i tre punti erano cosa certa e i calciatori campani, ancora scossi dalla perdita di mister Vanacore, si sono ritrovati travolti da una caterva di reti senza mai opporre adeguata resistenza. Si tratta di una lezione troppo severa per il tecnico Maiuri, richiamato alla base per gestire al meglio il rush finale e  impossibilitato a seguire la squadra in trasferta in virtù dei rigidi protocolli Covid. Ormai solo l’aritmetica tiene in vita la Cavese, ma i metelliani sono ormai condannati alla serie D. A nulla sono valsi gli investimenti invernali da parte della proprietà che, nell’ultimo biennio, tra stadio chiuso, match casalinghi a Castellammare e diatribe con l’amministrazione comunale, ha cercato una soluzione indolore ritrovandosi, però, ultima in classifica e contestata dalla tifoseria.

Negli altri gironi tutto è ancora apertissimo. Il Como sogna la promozione diretta e tornerebbe in B a distanza di cinque anni, la vera delusione è rappresentata da una Carrarese lontana parente della squadra bella e spregiudicata in cui era ben distinguibile il marchio Baldini. Ora c’è il rischio di entrare nel tunnel della paura e di dover trasferire al gruppo la mentalità di chi si deve assolutamente salvare. Esperienza e mezzi tecnici non mancano, ma gli obiettivi erano comunque ben diversi. Nel raggruppamento B è  sempre più bagarre. Il direttore sportivo del Padova Sean Sogliano, dopo il big match perso con la Triestina, si è lamentato molto per un gol viziato da fallo di mano che ha permesso alle inseguitrici di accorciare le distanze. Perugia e SudTirol sperano in un sorpasso all’ultima curva, ma anche in questo caso siamo stati bravi profeti: c’era il terrore di vivere un finale di stagione fortemente condizionato dagli errori arbitrali, è quello che sta accadendo e tantissime società sono furiose con il designatore. Il VAR in terza serie è utopia, senza la palestra della C2 molti pagano il salto da dilettantismo a professionismo, il livello è lontano anni luce da quello del passato e non ci vedono soluzioni efficaci all’orizzonte. Arbitri a parte, però, il mondo della Lega Pro esce rafforzato da una stagione in cui, senza organizzazione ,si poteva davvero far saltare all’aria il sistema. Per i playoff il presidente Ghirelli ha pronti dei piani alternativi, ancora una volta il numero uno della serie C dimostra di avere idee. Far slittare gli spareggi di una settimana per recuperare le gare non disputate causa Covid è davvero il male minore rispetto a tutto quello che si temeva. Comunque andrà è stato un successo, ora toccherebbe al Governo allargare i cordoni della borsa. Ma il grido d’allarme resterà ancora una volta inascoltato, tutto alla vigilia di un’estate di riforme che si preannuncia torrida a prescindere dal meteo.