Latina, Juve Stabia, Torres: quando non è il budget a fare la differenza. La triste storia del Taranto e il duro lavoro di Capuano

14.10.2023 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Latina, Juve Stabia, Torres: quando non è il budget a fare la differenza. La triste storia del Taranto e il duro lavoro di Capuano
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un focus sul Latina. La formazione nerazzurra occupa attualmente la terza posizione in classifica e riteniamo sia ingiusto che si parli così poco di una realtà consolidata della categoria, con trascorsi recenti anche in B e capace di tenere testa alle big del girone C pur avendo speso meno in estate. Un plauso al direttore sportivo Matteo Patti, bravo ad ottimizzare la risorse a disposizione e a mettere a disposizione del tecnico una rosa che può dare soddisfazioni alla tifoseria dopo campionati piuttosto anonimi nel corso dei quali non si sono mai creati i presupposti per sperare nel grande salto. Del resto vincere ad Avellino alla prima giornata aveva lasciato intendere che il Latina facesse sul serio e che avesse voglia di consolidarsi nella zona sinistra. Meriti anche alla proprietà e al tecnico Di Donato, riconfermato a giugno a furor di popolo e tra gli artefici di questa partenza per certi versi anche inaspettata. In queste ore sono arrivati i complimenti pubblici da parte dell'amministrazione comunale locale, convinta che le vittorie del Latina possano assumere un fondamentale valore sociale, oltre che sportivo. In vetta alla classifica c'è invece la Juve Stabia che, come detto a più riprese, sta cercando di infiammare la piazza e di conquistarsi un posto tra le grandi pur avendo speso meno di Avellino, Catania e Benevento. Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza, ma aver ritrovato il calore del pubblico è già una grossa soddisfazione.

Giorni difficili invece a Taranto, con la proprietà che annuncia il disimpegno a causa delle note vicende dello stadio, il Sindaco che invita tutti a non fare polemiche inutili e il tecnico Capuano che deve cercare di isolare la squadra con la speranza che non venga vanificato il grande lavoro della scorsa stagione e tutto quello che è stato fatto in estate. Un vero peccato che un pubblico del genere non riesca a trovare serenità, eppure quel 2-0 nel derby col Foggia in uno Iacovone gremito sembrava preludio a qualcosa di straordinario. Sempre nel girone C si registra il ribaltone a Potenza. Rosa competitiva, società ambiziosa ma Colombo che viene esonerato per la seconda stagione di fila dopo la debacle di Avellino. Prova troppo brutta per essere vera da parte della compagine rossoblu, ora bisognerà individuare un allenatore di carisma che possa toccare le corde giuste con un gruppo apparso moralmente a terra. Per Colombo, come detto, secondo flop consecutivo dopo quello di Pescara, anche in quel caso per qualche batosta esterna di troppo. Negli altri gironi è inevitabile togliersi il cappello davanti a questa Torres, bellissima contro la Lucchese e capace di vincere ancora. Ritrovarsi in vetta a punteggio pieno dopo oltre un mese è qualcosa che nemmeno il più ottimista degli ultras avrebbe mai potuto immaginare. Che possa esserci un'altra favola stile Sudtirol, FeralpiSalò e Lecco? Nel girone A, infine, complimenti al Padova di Torrente. L'1-1 con la Pro Patria dell'ex allievo Riccardo Colombo (con cui ha condiviso la breve parentesi alla Salernitana) non cambia la sostanza: i biancoscudati giocano bene, hanno individualità interessanti e un allenatore con le idee chiare e che è una garanzia per questa categoria. Il Vicenza, invece, per ora sembra la squadra dell'anno scorso, spesso vittoriosa grazie alle individualità ma tremendamente discontinua come conferma il ko di Vercelli.