Padova, alla lunga la qualità vince sempre. Il Bari riapre il dibattito sulle doppie proprietà, i tifosi del Catania meritano rispetto. Solo tanto spavento per Ciampi e Trantalange

09.04.2022 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Padova, alla lunga la qualità vince sempre. Il Bari riapre il dibattito sulle doppie proprietà, i tifosi del Catania meritano rispetto. Solo tanto spavento per Ciampi e Trantalange
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Editoriale di oggi che non può non partire dalla promozione in serie B del Bari, merito soprattutto di un direttore sportivo giovane e di alto livello come Ciro Polito che, in quel di Castellammare, aveva già vissuto una emozione del genere. Da persona estremamente intelligente, il ds sa bene che stravolgere è sempre un rischio e così, in conferenza stampa e in modo anche simpatico, ha ribadito massima fiducia al tecnico Mignani, cui merito principale è quello di aver retto bene le pressioni della piazza senza farsi condizionare da critiche anche ingenerose. Ma il merito va equamente diviso tra società, staff tecnico e calciatori, con Pucino che ha vinto la sua personale scommessa e Antenucci che è stato autentico trascinatore a suon di gol. Siamo certi che la vicenda Salerno insegna che la multiproprietà, tutto sommato, è un falso problema e che nulla vieterà alla famiglia De Laurentiis di allestire una rosa competitiva e degna di una piazza che, in C, ha portato anche 25mila spettatori sugli spalti. C'è in atto un ricorso che riguarda proprio la multiproprietà, ancora una volta si ritiene - legittimamente - che un calcio in crisi economica non possa penalizzare imprenditori facoltosi solo per motivi legati alle affinità. De Laurentiis, come Lotito e Mezzaroma, ha speso soldi in tempi difficilissimi e non è giusto costringerlo a cedere un bene di proprietà, deprezzandolo e perdendo gli introiti della categorie superiori.

Altro tema caldo è la rimonta del Padova che, sotto la guida di Oddo, ha vinto praticamente tutte le partite sfruttando non tanto un grande cambiamento nel sistema di gioco, ma la qualità obiettivamente superiore della rosa. Monaco, Chiricò, Jelenic, Ceravolo, Donnarumma: davvero tanta roba per la terza serie! Come detto il SudTirol sta pagando la scarsa abitudine a lottare per la promozione diretta, il calo in campionato è del tutto fisiologico dopo una cavalcata entusiasmante ma è evidente che i biancoscudati siano galvanizzati e carichi a mille, ancor di più dopo aver alzato al cielo la coppa Italia in un assaggio dell'imminente scontro diretto che, a questo punto, sarà una sorta di finale anticipata.

Capitolo arbitri. Il presidente Ghirelli ha annunciato l'introduzione del VAR negli spareggi, un grandissimo passo in avanti che, siamo certi, renderà credibile e sereno il periodo clou della stagione. Difficile immaginare che la tecnologia diventi abitudine anche in regular season a stretto giro di posta, ma il designatore Ciampi sta svolgendo un ottimo lavoro e anche la classe arbitrale ha voglia di riscattare un'annata con più bassi che alti. A proposito di Ciampi, un grosso in bocca al lupo dopo l'incidente stradale  della scorsa settiamana che purtroppo lo ha visto coinvolto insieme al numero uno dell'AIA Trentalange. Per fortuna tutto si è chiuso con un grande spavento e senza alcuna conseguenza.

Sul caso Catania potremmo dire veramente un sacco di cose, purtroppo la vicenda Trapani non è stata di insegnamento e si rischia di stravolgere la classifica proprio ora che il campionato volge al termine. Una beffa che non merita una piazza appassionata nè una squadra che, assieme al suo allenatore, ha dato il massimo onorando la maglia e il gioco del calcio pur senza percepire gli stipendi. Diciamo, in generale, che sarebbe più corretto che un imprenditore si accosti ad una squadra di calcio solo se in possesso di tutti i requisiti necessari, viceversa è solo pubblicità gratuita che mina la serenità di un ambiente che merita rispetto.

Nel girone A, detto del duello in vetta, riteniamo che la Triestina al completo possa essere una mina vagante negli spareggi. E' chiaro che una discontinuità così marcata non gioca a favore dei ragazzi di Bucchi, desiderosi di staccarsi da dosso l'etichetta di eterna incompiuta. Nel raggruppamento B sembra quasi fatta per il Modena che, pur con qualche recente battuta d'arresto in campo esterno, mantiene la vetta e tiene a debita distanza una Reggiana che ha sprecato troppi match ball nel girone di ritorno perdendo brillantezza. A Pescara è stato esonerato Auteri, ufficialmente blindato dalla proprietà e poi licenziato per risultati e prestazioni negative. Ha senso cambiare a pochissime giornate dalla fine se la fiducia era ormai ai minimi termini? Infine nel girone C brutta pagina di sport a Potenza, con un presidente sempre più sulle prime pagine per alcune esternazioni colorite che vanno evitate. Da troppo tempo continua la cantilena del "lascio a fine stagione", in questo modo diventa davvero impossibile programmare il futuro e stimolare calciatori che svolgono la loro professione con cuore e passione. Menzione finale per il Monterosi guidato da un super Menichini, capace di compiere un miracolo sportivo in un contesto ambientale privo del fattore dodicesimo uomo e con un manipolo di giovani sconosciuti.