Piccole stelle di C nel firmamento della massima serie (e della cadetteria): saranno comete o continueranno a brillare?

16.08.2022 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Piccole stelle di C nel firmamento della massima serie (e della cadetteria): saranno comete o continueranno a brillare?
© foto di TC

Con la maggior parte delle squadre di Serie C alle prese solo con test amichevoli e pause ferragostane, con la Coppa Italia maggiore già andata in soffitta per tutte le rappresentanti della terza serie (Padova, Reggiana e Catanzaro hanno dato l'addio al turno preliminare, la Feralpisalò ai 32mi eliminata dall'Udinese), con la Coppa Italia di categoria che avrebbe dovuto cominciare tra 5 giorni ed invece è stata rimandata a data da destinarsi, con il campionato che ha fatto la stessa fine, o meglio è stato rimandato al 4 settembre, è stato difficile trovarsi davanti all'editoriale della notte in cui termina Ferragosto e si volta pagina verso quello che potremmo definire il declino dell'estate. Diciamo che il 'mumble, mumble' in perfetto stile fumettistico è stata la vignetta che più appariva sopra la mia testa.

Poi l'illuminazione: al netto della già citata Coppa Italia, è iniziata la Serie A, è iniziata la Serie B, andiamo a vedere chi fino all'altro ieri giocava nella nostra amata Serie C ed ora - grazie alle manovre di mercato e alle società che giustamente non si fanno problemi a pescare a larghe braccia in questa categoria che dovrebbe appunto formare e valorizzare giocatori per le leghe superiori - è riuscito a fare il suo esordio o almeno ad affacciarsi in panchina.

Qualcuno lo abbiamo fortunatamente (sia per noi sia per la carriera tutta in divenire di questi piccoli gioielli) scovato e ne facciamo un resoconto, probabilmente neppure del tutto esaustivo. Dando uno sguardo nella massima serie troviamo Brian Bayeye, l'anno scorso 29 presenze e 7 assist al servizio del Catanzaro: sull'esterno di centrocampo classe 2000 ha puntato il Torino, che gli ha concesso 7' in Coppa nel 3-0 al Palermo e lo ha portato in panchina in quel di Monza. Poi c'è Matteo Angeli: le 35 presenze condite da 7 gol nelle file dell'Imolese hanno convinto il Bologna ad accaparrarsi del difensore classe 2002. Per ora solo panchina sia in Coppa sia in campionato, ma il tempo per mettersi in mostra c'è tutto. Infine Alessandro Sorrentino, portiere classe 2002 con all'attivo 30 presenze con maglia del Pescara: il presente si chiama Monza e per ora è apparso solo sulla panchina biancorossa, sia in Coppa sia in campionato. 

Passando alla Serie B spiccano due nomi su tutti: Nicholas Pierini, esterno offensivo classe 1988 e Nermin Karic, centrocampista classe 1999. Il primo ha colto al volo l'occasione Venezia, dopo una stagione a mille col Cesena (38 presenze, 14 reti e 3 assist) ed ha già debuttato in arancioneroverde, collezionando 88' nella sconfitta casalinga col Genoa. Il secondo ha scelto Benevento, mentre l'anno scorso aveva esordito con la maglia del Südtirol per poi passare alla Virtus Entella mettendo insieme 40 presenze e 5 reti in campionato coi liguri. Ora con gli Stregoni già 89' in Coppa Italia conditi da una rete (pur nel ko contro il Genoa) e 59' in campionato (anche in questo caso purtroppo un ko in casa contro il Cosenza). Non sono, però, i soli: si va infatti dai 120' di Coppa collezionati da Matteo Arena con la SPAL, conditi dalla rete che è valsa la qualificazione degli estensi, uniti ai 90' della prima di campionato persa in casa contro la Reggina. Da segnalare che il difensore classe 1999 proviene dal Monopoli, dove l'anno scorso ha messo insieme 32 gettoni, segnando 5 reti e fornendo un assist. Alle due pedine trasferitesi dal Pescara al Frosinone: parliamo di Gennaro Borrelli e Milos Bocic. La punta classe 2000 si è seduta in panchina in Coppa e ha collezionato 4' in campionato dopo le 20 presenze col Delfino impreziosite da 9 reti. La seconda punta, sempre classe 2000, ha esordito in Coppa (6 minuti) e poi anche in campionato (23') dopo essersi messo in mostra in biancazzurro con 25 gettoni, 3 gol e 2 assist.

Nessuno può ancora prevedere se saranno fuochi di paglia o si trasformeranno in veri e propri incendi, quel che è certo è che questi giocatori sono il miglior biglietto da visita di una Lega Pro troppo spesso bistrattata.