Playoff, il colpaccio è del Potenza ma solo applausi a questo Picerno. Avellino, giusto ripartire da Rastelli?

13.05.2023 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Playoff, il colpaccio è del Potenza ma solo applausi a questo Picerno. Avellino, giusto ripartire da Rastelli?
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un punto sui playoff che hanno preso il via 24 ore fa regalando ben pochi colpi di scena. Copertina di giornata al Potenza, unica formazione a vincere lontano da casa e capace, tra l'altro, di eliminare un Picerno che, in regular season, aveva fatto vedere ottime cose giganteggiando soprattutto nel girone di ritorno. Certo, la formazione di Raffaele non è certo la favorita per il grande salto, ma questo colpaccio in trasferta aumenta l'autostima del gruppo e l'entusiasmo della piazza. Per il resto tutto come previsto. La Juve Stabia vista in campionato certo non poteva impensierire nessuno e la sconfitta netta per 3-0 col Cerignola deve far riflettere. Nemmeno la cura Novellino ha sortito effetto, il ridimensionamento rispetto all'epoca Caserta-Polito è fin troppo evidente e certo la piazza meriterebbe quantomeno un progetto più ambizioso. La crescita passa anche dal salto di maturità dell'ambiente, far chiudere una curva per lancio di fumogeni è un danno economico e di immagine che rischia di pesare e non poco. E pochi facinorosi non possono certo rovinare la reputazione di una tifoseria calda e passionale, presente al fianco dei gialloblu soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Passa l'Ancona al fotofinish, merito del colpo di testa di Mondonico arrivato mentre l'arbitro stava per decretare la fine del confronto.

Un duro colpo per la Lucchese, protagonista di una gara comunque positiva. Ok Renate (ma quanta fatica), Padova, Pontedera, Monopoli, Gubbio (ma Arena va ko, stagione finita?) e Virtus Verona, una piacevole realtà di cui si parla troppo poco. Chiusa anche la querelle playout, con la Viterbese che perde il ricorso e retrocede in serie D assieme a Piacenza, Andria e Imolese, ecco che festeggia definitivamente il Monterosi di Menichini. Per il trainer di Ponsacco altro traguardo raggiunto dopo il buon lavoro fatto a Pisa, Crotone e Salerno. Una impresa che meriterebbe un plauso a livello nazionale, la salvezza è arrivata senza tifosi, senza stadio, con budget risicato e con un manipolo di giovani sconosciuti. C'è chi invece ha necessità di ricostruire. L'Avellino, reduce da un'annata fallimentare, riparte dal direttore sportivo Salvini e non è affatto da escludere che venga concessa una seconda chance a Rastelli, allenatore che in passato ha militato in categorie superiori ma che certo non è esente da responsabilità. Ma la società dovrà anzitutto rinforzare la rosa, ampliare il budget e allestire un organico in grado di competere sin dall'inizio per la vetta. Altrimenti del Partenio pieno e trascinante resterà soltanto uno sbiadito ricordo.