Playout in campo e in tribunale. Napoli, quante storie di Serie C

08.05.2023 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Playout in campo e in tribunale. Napoli, quante storie di Serie C
TMW/TuttoC.com

I play out si giocano, ma chissà. Nel weekend sono andate agli archivi le gare di andata. Focus sul girone A, dove il 9 maggio di deciderà nuovamente sul caso Pergolettese-Triestina. Se vi sia stata combine o meno, non possiamo saperlo: la sensazione è che possa risolversi tutto in una grande bolla di sapone, come no. Prudenza avrebbe consigliato un rinvio, nonostante in prima battuta il ricorso del Piacenza sia stato respinto: c'era tempo e tutto sommato si poteva evitare di far scendere in campo le squadre con vicende ancora non concluse. Anche se poi con ottime probabilità vincerà la linea già passata, meglio prevenire che curare.

È stata la settimana del Napoli campione d'Italia. Una società che ha celebrato la sua rinascita partendo proprio dalla Serie C, all'epoca si chiamava C1. A proposito: il primo anno, gli azzurri persero la finale dei playoff. Un monito a tante deluse di questa stagione, presenti e future visto che il biglietto della lotteria lo vincerà soltanto una: perseverare non nuoce mai, se si è sulla strada giusta. La differenza, più del nome e persino dei giocatori, la fanno la serietà e la capacità imprenditoriale di chi è dietro un progetto, parola spesso abusata ma che non per questo perde di validità.

Ha tante storie che affondano in Serie C, il Napoli da scudetto. Una su tutte: impossibile dimenticare capitan Di Lorenzo a Cuneo, Reggio, Matera. Ad affannarsi su campi di provincia, quando a un certo punto forse nessuno ci credeva più. Oggi è il leader dello spogliatoio campione d'Italia, è arrivato a 25 anni nel calcio dei "grandi" vedendosi passare tanti Giovanninho e Dilorenzinho davanti, ma più di tanti, forse di tutti, si gode questo meritato successo. Dalla C parte anche la storia di un ds come Cristiano Giuntoli, che vince a Napoli e adesso avrà l'occasione della vita nel calcio italiano: far ripartire la Juventus, la più ambita di tutte. Un po' di Serie C se la porterà dietro - si vocifera di Stefano Stefanelli, competente ds del Cesena - ma soprattutto dentro: il modo di lavorare che guarda alla sostanza e non alle etichette lo insegnano i campi di periferia, non le business academy, che per carità a un certo tornano pure utili. A proposito di ds dalla C, visto che da queste parti si forma anche la classe dirigente del futuro, qualche nome da segnalare tra i più giovani, con l'augurio che qualche "dimenticato" non si offenda. Facile ma doveroso parlare di Andrea Ferretti, il più giovane d'Italia che porta la Feralpi in B: ha avuto una fuoriserie, ma la Ferrari la devi anche saper guidare. Ad Arzignano ha fatto cose egregie Mattia Serafini, il Picerno è stato forse la sorpresa dell'intera categoria e Vincenzo Greco è in categoria da anni, ma merita una menzione. Il Lecco ha chiuso terzo, l'ossatura l'ha costruita un giovanissimo come Davide Tessaro. Solo alcuni nomi, in una categoria che ha davvero tanto da dare anche sotto questo profilo.