PROROGA AL MERCATO: PERCHE' DECIDERE SOLO OGGI? INTANTO PER I PIU' SFORTUNATI SARANNO 48 I GIORNI SENZA IMPEGNI UFFICIALI E, IN MEZZO, QUEL 7 SETTEMBRE CHE SA DI ARMAGEDDON

Emilianobrianzola di nascita, munsciasca d'adozione, roman(ist)a nell'anima. Nata nell'anno del secondo scudetto della squadra della Capitale. Laurea in comunicazione causa passione per il giornalismo
25.08.2018 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
PROROGA AL MERCATO: PERCHE' DECIDERE SOLO OGGI? INTANTO PER I PIU' SFORTUNATI SARANNO 48 I GIORNI SENZA IMPEGNI UFFICIALI E, IN MEZZO, QUEL 7 SETTEMBRE CHE SA DI ARMAGEDDON
© foto di TC

Diciamocelo: oggi in questo spazio avreste voluto leggere la presentazione della prima giornata di Serie C e non l'ennesimo sproloquio sui problemi che la affliggono. E invece (oltre a questo) avrete altri due fine settimana liberi, prima di poter immergervi totalmente in ciò che più (ci) piace: il calcio giocato.

Magari avrete anche pensato: in compenso ci offriranno un compendio di calciomercato, a pochissime ore dalla sua chiusura. E invece...colpo di scena: alle 15.49 l'amara verità. L'Hotel Melià dovrà essere popolato ancora per sette giorni (nuovo gong venerdì 31 agosto alle ore 20), per dare la possibilità ai ritardatari di concludere le loro ultime trattative. Già: ma che senso ha? Che senso ha ufficializzarlo a meno di 24 ore da quello che si pensava essere il vero gong? Chiariamo: non critichiamo la decisione di prorogarlo, ma se le istanze per avere questa proroga erano state messe sul tavolo già due settimane fa perché arrivare solo oggi a darne ufficialità? Una decisione che sa di improvvisazione totale.



Improvvisazione totale che sembra oramai pervadere ogni settore del nostro calcio: dai colpi di mano (c'è chi li ha chiamati golpe) per il format di Serie B al fatto che ancora non si conosca la data delle elezioni federali ma, come ha ben ricordato il vicepresidente AIC Umberto Calcagno, vengano annunciate in due diversi periodi senza però essere formalmente convocate.

E intanto il campionato non parte: lo farà il 15 settembre. Molte squadre, quelle che non hanno avuto la fortuna di partecipare alla Coppa Italia Serie C ma solo a quella maggiore, hanno disputato l'ultimo impegno ufficiale tra domenica 29 luglio e domenica 12 agosto. Questo significa che le più sfortunate torneranno ad assaporare una sfida coi crismi dell'ufficialità dopo sette (7!) settimane. Quasi due (2!) mesi. 48 (!) giorni. Hai voglia ad organizzare amichevoli: potranno aiutare ad amalgamare il gruppo, a dare un ordine alla squadra, ma non avranno mai quel quid in più che ti dà una gara con in palio i 3 punti (o il passaggio del turno).

Chiudiamo con quel fantomatico 7 settembre, in cui tutti i nodi saranno sciolti grazie a Franco Frattini e al Collegio di Garanzia del Coni: la data che io mi sto immaginando come l'Armageddon, la Battaglia finale tra il Bene e il Male. L'hanno caricata di talmente tanto significato che, qualsiasi sarà la decisione adottata, ho paura di ritrovarmi di fronte le scene dell'Apocalisse. E allora la domanda è: ci sarà un futuro dopo il 7 settembre?