Rimandate le tasse: prima o poi si dovranno pagare. Qualcuno (non) fermi il Monopoli

13.09.2021 02:10 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Rimandate le tasse: prima o poi si dovranno pagare. Qualcuno (non) fermi il Monopoli
TMW/TuttoC.com

È passata leggermente sotto silenzio una decisione presa dalla FIGC nei giorni scorsi, anche perché al tifoso medio in tutta onestà importa in misura relativa. La Federcalcio, come già avvenuto in passato durante questa pandemia, ha rinviato (a data da determinarsi) le scadenze IRPEF e INPS relative a questa prima parte di stagione, o a questa ultima parte di anno a seconda della prospettiva. Il tutto, si legge “anche nella eventuale prospettiva della possibile adozione di misure e provvedimenti governativi diretti a mitigare gli effetti negativi della pandemia”. Formula talmente vaga e ipotetica, quest’ultima, da tradire che a oggi su questo fronte siamo alle speranze, magari supportate da qualche promessa. Comunque, in sostanza i club professionistici non dovranno dimostrare di aver pagato le tasse. Una mossa sulla cui opportunità qui non si discute, anche perché serve da un lato a venire incontro alle società e dall’altro a evitare una prevedibile pioggia di penalizzazioni a stretto giro di posta. Il tema è però mandare un monito ai club: queste tasse prima o poi andranno pagate. Sospendere non vuol dire annullare: una distinzione non da poco, giacché si parla di un tampone e non di una soluzione. Quest’ultima sul fronte federale resta approdare alla benedetta riforma e nel frattempo strappare qualcosa ancora al governo, sul fronte dei club metterci serietà e professionalità nella propria struttura, magari contenendo i costi (soprattutto quelli inutili), che la tempesta non ha da passare ma non è ancora passata, ci siamo tuttora dentro.

 

 

A proposito di professionalità e risultati da ottenere. Da pugliese e da pugliese di quelle zone, la storia recente del Monopoli, a livello calcistico, ha dell’incredibile. Parliamo di un paese (molto bello, per chi non lo conoscesse) non troppo grande, come ve ne sono centinaia in Italia; la cui squadra ha trascorsi tra C1 e C2, ma abbastanza lontani nel tempo. Per la generazione di chi scrive, negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza Monopoli a livello calcistico praticamente non esisteva. Da 3-4 anni sta ottenendo risultati incredibili, dopo tre giornate in questo campionato è l’unica squadra dei tre gironi a punteggio pieno, insieme alle ben più blasonate Padova e Pro Vercelli. Intendiamoci: non si stanno facendo i complimenti per aver vinto qualcosa dopo tre giornate, non credo neanche ci possa davvero sperare sul lungo periodo e la classifica di oggi vale quel che vale. Però recita nove punti, e viene dopo 3-4 stagioni in cui il Monopoli ha quasi sempre ottenuto risultati di alta classifica. Mica scontati, considerando la base di partenza. Il segreto? Fare le cose per bene, con la professionalità di cui sopra, un po’ di lungimiranza, quel che serve di serietà e quel che basta di fortuna, che non manca mai. Non è una storia isolata: ci sono state tante “favole” negli anni, ci sono parecchi esempi di società “piccole” che ottengono risultati molto grandi, da nord a sud. Oggi è d’attualità, domani toccherà a un’altra, la ricetta di fondo per ottenere qualcosa nel medio-lungo periodo sarà sempre quella: è solo la dimostrazione che si possono fare ottime cose, senza spendere e spandere, senza avere grandissime piazze dietro. Basta essere seri.