Ripartire dopo il fallimento: finché ognuno pensa solo ai fatti suoi non si va lontano. Bari col braccino, a Latina per chiudere il cerchio
TMW/TuttoC.com
Per capire cosa non funziona nel calcio italiano, cari lettori, bisogna partire dalla Serie A. So che qui si parla di C, ma concedeteci un minimo di tempo. A cavallo del fallimento più colossale nella storia del calcio italiano, tre società - Inter, Atalanta e Udinese - hanno presentato tre ricorsi inutili, che sanno benissimo di non poter vincere e che non servono a nulla se non a perdere tempo. È in questa incapacità di ragionare a sistema, in questa litigiosità spinta, che si nasconde il vero nemico da sconfiggere per chiunque voglia riportarci fuori dalla tenebra in cui la sconfitta di Palermo ci ha fatti ripiombare. È la stessa incapacità di ragionare in maniera condivisa che ha portato la stessa Lega di A a non concedere l’agognato rinvio dell’ultima di campionato. Intendiamoci: un mancato vantaggio di questo tipo non basta a spiegare il ko contro un avversario modestissimo come la Macedonia, ed è stato francamente ridicolo anche solo parlarne a pochi minuti dal disastro. Però la questione di fondo resta. Ognuno, perdonate il francesismo, pensa ai cazzi suoi e non si cura di chi gli sta attorno. Poi “gli altri” diventano “noi” e si scopre all’improvviso che forse conveniva perseguirlo tutti insieme, questo maledetto bene comune.
Premesso che è quantomeno incredibile non aver registrato - e non vederla neanche all’orizzonte - alcuna dimissione del vertice federale, è anche in questa incapacità di fare sistema che si annidano le vere ragioni per cui il calcio italiano dovrebbe fermarsi a riflettere. E non aver toccato nelle sue fondamenta, in tre anni e mezzo di mandato pur minati dall’emergenza, la struttura del nostro pallone è la principale responsabilità del presidente Gravina, al di là del fallimento più colossale nella storia del calcio italiano. E torniamo a parlare dell’agognata riforma: chiacchiere, chiacchiere e altre chiacchiere. A oggi, non c’è neanche un progetto di cui si discuta. Roba da pazzi, ma il motivo è presto detto: il presidente FIGC, soprattutto dopo aver blindato Lega Pro e Lega Dilettanti, oggi avrebbe anche la solidità politica per portarla avanti. Ma ha senso una riforma sulla quale la Serie A ha l’ultima voce in capitolo? Ovviamente no, e infatti non si fa. Da parte della Lega di A c’è, chiariamoci, grandissima ottusità in tutto ciò. Però il braccio di ferro non porta da nessuna parte: la baracca, tutta la baracca, la portano avanti quelli lì. Tutti i pesi e contrappesi di questo mondo non cambieranno questo banale dato di fatto.
Riforma - dei campionati, del peso decisionale - a parte, le cose da migliorare sono tante: il rischio da evitare a tutti i costi è la replica del 2017. Proteste proposte promesse, poi ti guardi indietro sono passati cinque anni e non è cambiato niente. Proviamo a parlare di alcuni aspetti che toccheremmo, senza la pretesa di essere esaustivi. La riduzione delle squadre professionistiche, non prendiamoci in giro, è una necessità assoluta. Sono tante e troppe ovunque: non solo in C, ma anzitutto in C. Capitolo “stranieri”: vi invito a leggere l’editoriale di De Magistris di ieri su TMW, se c’è una battaglia che merita di essere combattuta è quella lì e finora non abbiamo sentito la Federcalcio parlarne mai. Andiamo avanti: in che stadio abbiamo giocato la gara con la Macedonia? Palermo è la quinta città italiana, il Barbera a livello europeo è imbarazzante. Non per un caso specifico: lo stesso vale per l’Olimpico di Roma - uno stadio che non ha un mezzo pubblico che sia uno a servirlo durante la partita, roba da matti - ma sono imbarazzanti anche il San Paolo, il San Nicola e via dicendo. Torino a parte, gli unici stadi nuovi e di proprietà sono in città medio/piccole, sempre e comunque per merito dei club. La Lega Pro, da questo punto di vista, si è spesa come la Federazione non ha mai saputo fare, ed è assurdo.
Andiamo avanti e prendiamoci qualche riga: le seconde squadre. Ma di cosa stiamo parlando? C’è solo la Juventus. Chi scrive pensa che siano una grande innovazione, ma averne solo una non ha alcun senso. Può darsi che siano fessi tutti gli altri? Ne siamo sicuri, intanto vanno però convinti. Oggi le seconde squadre sembrano un peso, anzitutto economico. La verità è che non lo sono, ma attorno a questo tema bisogna riflettere: o vengono incentivate, o vengono abbandonate. Così, come ha detto Gianluca Pessotto qualche settimana fa su queste pagine, pare che non siano importanti per nessuno. All’argomento si ricollega quello dei giovani. Fa spuntare un sorriso amaro che se ne debba parlare dopo aver perso con la nazionale numero 67 del ranking FIFA. Però almeno cogliamo l’occasione. Imporre l’impiego dei giovani non porta lontano, lo abbiamo già visto. Va reso conveniente e il minutaggio - con i suoi limiti - va almeno ideologicamente in questa direzione. Però il punto è capire dove questi giovani debbano giocare: l’abbiamo scritto come provocazione in passato, parlando di abolizione, ma il campionato Primavera va pesantemente ripensato. E la C ha due obiettivi: rappresentare le realtà che non trovano spazio più in alto e farsi serbatoio di talenti, che come ha scritto Maschio su queste pagine sono già tanti. La concorrenza col campionato Primavera, almeno per come è strutturato oggi, non ha alcun senso.
Due righe sull’ultima giornata. Il SudTirol gioca col fuoco e prova a suicidare la propria promozione, a Pasqua si gioca col Padova e sarebbe incredibile se sfumasse la promozione. Non può farlo quella del Bari che invece gioca col braccino. Troppo caricata di aspettative la partita con la Fidelis, che se non si fosse giocata sarebbe stata più divertente. I biancorossi hanno comunque accumulato un vantaggio tale da poter considerare solo rimandato il discorso Serie B. E forse è anche meglio così, almeno più romantico: anche se lontano dal San Nicola, non ci sarebbe nulla di più poetico che riconquistare la cadetteria a Latina, dove non molti anni fa è sfumato il sogno di tornare fra i grandi, al termine della meravigliosa stagione fallimentare. Un cerchio che si può chiudere.
Altre notizie - Il Punto
Altre notizie
- 24.04.2024 21:30 - Juve Stabia, l'ex Schiavi: "Chi parlava di B a inizio anno era un folle"
- 24.04.2024 21:15 - Cerignola, calato il feeling con Malcore: sarà addio in estate?
- 24.04.2024 21:00 - DS Mantova: "Ci hanno detto di vergognarci, mi pare eccessivo"
- 24.04.2024 20:45 - SPAL, Antenucci rientra in gruppo e prova ad esserci per l'Olbia
- 24.04.2024 20:30 - Alcione, Manuzzi: "Finalmente la C, non era facile confermarsi"
- 24.04.2024 20:15 - UfficialitàIl Mantova ha deciso: in Serie B si andrà avanti con Possanzini
- 24.04.2024 20:00 - TOP NEWS ORE 20 - Fiorenzuola, operato Gonzi. Mantova, Bani a TC
- 24.04.2024 19:45 - Trento, tre calciatori a scuola per incontrare i giovani tifosi
- 24.04.2024 19:30 - TMW RadioMurano: “Ventesimo gol? Spero arrivi il prima possibile. Bilancio stagionale? Speriamo di fare il meglio ai playoff”
- 24.04.2024 19:15 - Ancona, seduta di allenamento mattutina al Del Conero. Il report di oggi
- 24.04.2024 19:00 - Vicenza, mister Vecchi e sei giocatori visitano e giocano in una cooperativa sociale
- 24.04.2024 18:45 - Fiorenzuola, per Gonzi intervento al menisco perfettamente riuscito
- 24.04.2024 18:30 - Messina, Modica: "Ringrazio di cuore la curva. La contestazione a novembre? Giusta e lecita"
- 24.04.2024 18:15 - Lumezzane, Pesce sarà il nuovo DS dopo aver appeso gli scarpini al chiodo
- 24.04.2024 18:00 - Avellino, Perinetti: "Playoff durissimi, saltare un turno sarebbe importante"
- 24.04.2024 17:45 - Intervista TCMantova, Bani a TC: "Possanzini mi ha dato tanto, Burrai è un esempio"
- 24.04.2024 17:30 - Padova, Capelli: "Ormai sono diventato un jolly, giocare davanti mi piace"
- 24.04.2024 17:15 - Moscardelli punge l'Inter: "C'era più gente quando vinsi la C con il Pisa"
- 24.04.2024 17:00 - Pres. Avellino: "Obbligati a vincere, ma questo tipo di sfide ci piacciono"
- 24.04.2024 16:45 - Martone: "Si fa calcio come i dilettanti, questo è il problema della Serie C"
- 24.04.2024 16:30 - Sestri Levante, i ringraziamenti a Vercelli e alla Pro per lo stadio
- 24.04.2024 16:15 - Avellino, Ricciardi: "Aspettiamo i tifosi in tanti e carichi: ci hanno sempre sostenuto in massa"
- 24.04.2024 16:00 - Intervista TCMantova, Bani: "Promozione sorpresa anche per me, sensazioni uniche"
- 24.04.2024 15:45 - Paradosso Pergolettese: in top 10 per vittorie ma rischia i playout
- 24.04.2024 15:30 - Taranto, Luciani: ''A Latina per vincere. Taranto piazza meravigliosa''
- 24.04.2024 15:15 - Alcione, Montini: "Io e Gallazzi troviamo la sintesi davanti a una pizza"
- 24.04.2024 15:00 - Intervista TCCarlini a TC: "Inspiegabile il crollo del Crotone, mi aspettavo di più"
- 24.04.2024 14:45 - Ancona, non solo Mignemi. Spunta il nome di Massimo Taibi
- 24.04.2024 14:30 - Avellino, Gori: "Siamo carichi al massimo per questo finale di stagione"
- 24.04.2024 14:15 - Team Altamura, Lattanzio: "Sognavamo la Serie C, è un traguardo storico"
- 24.04.2024 14:00 - Intervista TCCapuano a TC: "Seconde squadre fattore di crescita per la Lega Pro"
- 24.04.2024 13:45 - Messina, Fumagalli: "Giocare con mio figlio, un sogno che diventa realtà"
- 24.04.2024 13:30 - Spolli: "Catania, situazione complicata. Spero conquisti la salvezza"
- 24.04.2024 13:15 - Pelagatti: "Con l'arrivo di Oddo vedo il Padova come favorito ai playoff"
- 24.04.2024 13:00 - TOP NEWS ORE 13 - Zanetti rinnova col Legnago. Capuano e Carlini a TC
- 24.04.2024 12:50 - Messina, Ragusa: "Salvezza era l'obiettivo, avevamo fatto un pensierino ai playoff"
- 24.04.2024 12:40 - Pro Vercelli, Maggio: "Serve l'ultimo sforzo, ci meritiamo i playoff"
- 24.04.2024 12:30 - UfficialitàLegnago, rinnovo per Luca Zanetti: accordo fino al 30 giugno 2026
- 24.04.2024 12:20 - Paci: "Ancona, il destino è nelle sua mani. La salvezza è più vicina"
- 24.04.2024 12:10 - TMW RadioGiana, Franzoni: "Fatto qualcosa di importante. Futuro? Vedremo"
- 24.04.2024 12:00 - Intervista TCTaranto, Capuano: "Siamo la sorpresa dei tre gironi, annata straordinaria"
- 24.04.2024 11:50 - Perugia, Matos: "Possiamo andare in B, non giochiamo con Juve o Real"
- 24.04.2024 11:40 - Vicenza, Rossi: "Sto lavorando per il rientro in campo ai playoff"
- 24.04.2024 11:30 - TMW RadioMartone: "Pagliuca ha fatto un capolavoro, Possanzini può fare bene in A"
- 24.04.2024 11:20 - Ancona, per il dopo Micciola il nome forte è quello di Davide Mignemi
- 24.04.2024 11:10 - Valoti: "Vicenza, prima era irriconoscibile. Mantova ha dominato"
- 24.04.2024 11:00 - Intervista TCCarlini: "Non ci sono favorite ai playoff, questo format per me non ha senso"
- 24.04.2024 10:50 - Ds Cesena: "Vincere con i ragazzi del proprio settore giovanile ha un sapore diverso"
- 24.04.2024 10:40 - Padova, Russini: "Playoff campionato a parte, possiamo trionfare"
- 24.04.2024 10:30 - TMW RadioDi Donato: "Arezzo grande squadre, deve vincere per arrivare settimo"
- 24.04.2024 10:20 - Ancona, Spagnoli: "Sognavo la doppietta nel derby, Boscaglia uomo di calcio"
- 24.04.2024 10:10 - Iachini: "Possanzini ha fatto un capolavoro, ha dato un gioco importante"
- 24.04.2024 10:00 - La Stampa - Novara si aggrappa a Ongaro
- 24.04.2024 09:45 - Il Secolo XIX - Ritrovare la solidità in difesa, ecco la ricetta per l'Entella
- 24.04.2024 09:30 - Il Mattino - Avellino, la spinta della città
- 24.04.2024 09:15 - Il Messaggero - Pescara, su Aloi ci si può contare
- 24.04.2024 09:15 - Gazzetta del Sud - Crotone, occhio ai diffidati in vista dei playoff
- 24.04.2024 09:00 - La Stampa - Pagamenti in ritardo, grigi penalizzati di ulteriori sei punti
- 24.04.2024 08:45 - Il Mattino di Padova - Padova, sarà Russini l'uomo in più ai playoff
- 24.04.2024 08:30 - Corriere dello Sport - Bivio Catania. Tutto o niente
|
IL PUNTO di Tommaso Maschio
Anche se manca ancora una giornata e il quadro dei play off non è completo con il solo Girone B che ha già le sue nove squadre certe di partecipare alla seconda fase del torneo, il gioco dei pronostici su chi accompagnerà Mantova, Cesena e Juve Stabia in...
- Ancora 90 minuti alla fine, ma il grande gioco dei
- Carlini: "Non ci sono favorite ai playoff, questo format per
- Ancona, per il dopo Micciola il nome forte è quello di
- Taranto, Capuano: "Siamo la sorpresa dei tre gironi, annata
- Serie C, 37^ giornata: la Top 11 del Girone B
- Martone: "Pagliuca ha fatto un capolavoro, Possanzini può
- Serie C, 37^ giornata: la Top 11 del Girone C
- Moscardelli punge l'Inter: "C'era più gente quando vinsi la
- Ancona, non solo Mignemi. Spunta il nome di Massimo Taibi
- Serie C, la 37^ giornata: la Top 11 del Girone A
- Catania, diversi rossazzurri in dubbio per l'ultima giornata
- Serie D, altro scossone nel Girone D? Ricorso del Forlì, il
- Cinelli: "Chi vince i playoff? Non faccio nomi, spero una
- Fracchiolla: “I playoff sono un altro campionato. Occhio a
- Febbre a 90°, quanti verdetti ancora in ballo nei tre
- Altamura, ballottaggio tra Lauriola e Sapio per la poltrona
- Cinelli a TC: "Cesena, in B riparti da Toscano. Che
- TFN, penalizzazione di sei punti per Alessandria e Brindisi
- Mantova, Possanzini verso la permanenza in B: può dire no al
- Dg Alcione Milano: "Doppia promozione? Sarebbe bello,
Ecco le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi 24 aprile 2024.
|
|