Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme

25.11.2022 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme

Se fossi nei panni di Francesco Ghirelli non so come avrei preso la lettera congiunta con la quale Lorenzo Casini e Mauro Balata, rispettivamente presidenti di Lega Serie A e Lega B, hanno risposto alla richiesta del numero uno della terza serie di un incontro a tre, prima del Consiglio Federale decisivo per il via alla riforma del sistema calcistico italiano, per lavorare sui punti comuni e provare a risolvere eventuali conflitti.

A fronte di una richiesta simile i due hanno pensato bene di ringraziare e declinare l'invito, dicendo di voler comunicare a chi guida la Lega Pro i loro pensieri e le eventuali proposte solo in Consiglio Federale. In sintesi: grazie ma non grazie.

Sinceramente appare sempre più evidente che l'unica lega che cerchi il dialogo sia la terza, la più piccola. Probabilmente perché è quella che economicamente ha più bisogno delle "sorelle maggiori", ma altrettanto probabilmente perché ha capito che ragionando a compartimenti stagni si rischia di ritardare ancora una riforma essenziale per il futuro del movimento calcistico italiano.



"Mal comune mezzo gaudio" diceva il saggio tanto tempo fa. Oggi, invece, a pochi passi dall'alba del 2023 si continua a pensare che in un casellario intrecciato e comunicante come quello del mondo del calcio l'unica cosa che conta sia quella che il proprio orticello sia ben irrigato. Poi chi se ne frega se dai terreni circostanti arrivano malattie, animali infestanti e quant'altro. Conta solo l'egoismo, il panorama che si vede dalla propria finestra. Chi se ne frega (di nuovo) se attorno cade tutto a pezzi.

In fin dei conti di cosa ci stupiamo? Se il calcio in Italia si è ridotto così è per questo tipo di comportamenti. E chi ne tira le fila sono sempre gli stessi:

In bocca al lupo. A loro, ma soprattutto a noi.