SERIE C, AL NETTO DEL VIRUS UN OBIETTIVO A MEDIO TERMINE: PORRE FINE ALLA LEGA PRO UNICA

14.04.2020 00:00 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
SERIE C, AL NETTO DEL VIRUS UN OBIETTIVO A MEDIO TERMINE: PORRE FINE ALLA LEGA PRO UNICA

La Lega Pro unica è un esperimento che va concluso. Iniziamo così questo editoriale, senza peli sulla lingua, senza girarci intorno. Lo facciamo con la cognizione di causa di chi segue la terza da tanti anni e ha visto entrambe le "fasi". La Serie C, la Lega Pro, la "nuova" Serie C. Chiamatela come volete, C élite, C1 e C2, Prima e Seconda Divisione. I fatti, gli eventi, i presidenti lo chiedono: bisogna fare un passo indietro. 

Alzi la mano chi non è d'accordo. Ormai l'opinione è pressoché unanime. Il calcio è business, ci sono imprese grandi, medie e piccole. Metterle tutte insieme è una forzatura. La Lega Pro così com'è oggi è arrivata alla sua naturale conclusione. Ci abbiamo provato, possiamo dirlo, l'idea non era neanche campata in aria. Ma l'emergenza coronavirus ha dato modo anche di riflettere su una riforma che ormai deve essere al primo posto della lista del presidente Ghirelli quando si tornerà alla normalità.

Certo, ancora il torneo 2020/2021 non potrà vedere cambiamenti, sarebbe impossibile riuscire le regole di promozioni e retrocessioni a un campionato in corsa e che, a oggi, non si sa se e come finirà. Ma per quello successivo sì, si può e si deve agire. 

Tralasciamo infatti per un attimo quella che sarà l'attuale stagione. Finirà o no? Sul campo o sul tavolo - virtuale magari - della Lega, sicuramente sì. Non pensiamo proprio venga del tutto annullata, altrimenti si rischia una pioggia di ricorsi, soprattutto da quei club che di fatto avevano la promozione in Serie B a portata di mano. Ci auguriamo ovviamente che si torni a giocare. Anche se l'epidemia non sarà arrivata alla cifra di zero nuovi contagi. Perché si tornerà nelle fabbriche, nei negozi, e quindi con le dovute precauzioni anche i calciatori, anche quelli di Serie C, a nostro modesto avviso, potranno riprendere se ci saranno le condizioni.

Ma bisogna essere realisti. E approfittarne. Non capire, perché già lo hanno compreso tutti, ma avere il coraggio che bisogna voltare pagina. La Lega Pro Unica è stata un esperimento. Un esperimento fallito. E' indubbio. Un giudizio che sembra superficiale, ma è proprio così. Si sta scavando un solco troppo ampio tra club che possono superare una certa cifra nel budget e quei club che da un lato meritano di stare al di sopra del dilettantismo, ma che per struttura societaria non possono o non vogliono fare il passo più lungo della gamba. Costringerli a investire per sopravvivere, con l'acqua alla gola, è quasi crudele.