Arzanese, mister Rogazzo a TLP: "Soddisfatto della rosa, ma un giocatore esperto per reparto sarebbe l'ideale"

L'Arzanese si appresta ad affrontare il suo secondo campionato da professionista della sua quasi novantenne storia. I campani sono stati una lieta sorpresa della scorsa stagione culminata con un entusiasmante nono posto. Per questo nuovo torneo di Seconda Divisione il club del presidente Serrao ha scelto come allenatore Antonio Rogazzo che, dopo aver allenato in Serie D (Puteolana, Sapri e Sant'Antonio Abate), viene dall'esperienza maturata con la formazione Primavera della Nocerina. Rogazzo raccoglie l'eredità di mister Franco Fabiano che nei due anni ad Arzano ha conquistato una storica promozione in Lega Pro e una brillante salvezza. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il nuovo allenatore, classe '73, per informarsi sul presente della compagine azzurra.
Buonasera mister, questa è la sua prima esperienza alla guida di un team professionistico... Ha accettato un'eredità importante...
"Sì, è vero chi mi ha preceduto ha fatto molto bene: è andato oltre ogni pronostico, ma sono convinto che noi daremo il meglio con la passione che ci contraddistingue e con il lavoro sul campo".
Che differenze vi sono tra l'essere allentore di una formazione giovanile e di una squadra di Lega Pro?
"La Primavera è un passaggio tra il settore giovanile vero e proprio e la prima squadra: serve per avvicinare i giovani calciatori al loro lavoro, cioè a ciò che vorrebbero fare da grandi. La maggior parte di chi gioca in Lega Pro è un calciatore già fatto e formato. Qui ad Arzano puntiamo su una rosa molto giovane con '92 e '93. Sono contento della squadra che ho a disposizione, anche se qualche ritocco d'esperienza sarebbe cosa gradita".
Domenica primo impegno ufficiale contro l'Aversa Normanna, a che punto della condizione fisica siete?
"La condizione non è ancora la migliore. La nostra concentrazione è puntata al campionato, certo che anche in Coppa Italia non vogliamo sfigurare. L'impegno di domenica sarà un avvicinamento alla stagione ufficiale e un risultato positivo sarebbe importante soprattutto per il morale".
Che schema di gioco predilige?
"Da due anni il mio schema preferito è il 3-4-3: ci credo molto. La rosa che ho a disposizione ha le caratteristiche giuste per metterlo in pratica".
Quale reparto necessita di ulteriori innesti?
"Ribadisco che l'ingaggio di un giocatore esperto per reparto sarebbe l'ideale".
Si porterà con sè qualche giovane che ha avuto nella Primavera della Nocerina?
"Sì, l'attaccante del '93, Simone Figliolia. Poi di calciatori bravi ancora in cerca di sistemazione ce ne sono, però il mercato lo fanno il direttore generale e il direttore sportivo".
Quali sono i punti cardini di questa rosa?
"Bisogna far crescere un bel gruppo. Riccio, Patrizio Caso, Fragiello, Visone e Esposito sono i più esperti e dovranno fare da guida ai compagni più giovani che devono raggiungere la mentalità professionistica: quando ci si allena si pedala in silenzio e non si fiata".
Ci descrive Salvatore Sandomenico...
"E' un classe '90 che per fisico e tecnica può fare la differenza. La stagione passata era la sua prima tra i professionisti e l'ha approcciata molto bene, quest'anno sarà ancora più difficile perchè si deve confermare: per arrivare al calcio che conta deve raggiungere la giusta mentalità".
Dove può ambire ad arrivare questa squadra?
"L'obiettivo stagionale è la salvezza, oltre quello non si va. Inoltre puntiamo alla valorizzazione dei giovani".
Può farci un commento sul vostro girone di campionato?
"La Salernitana è sicuramente la squadra obbligata a vincere. Poi vedo bene il Teramo, che ha mantenuto l'intelaiatura dello scorso campionato, e la Vigor Lamezia che ha puntellato una rosa già di spessore con innesti di qualità. Queste sono le più attrezzate, poi occhio all'Aprilia che è una buona squadra".
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