Cremonese, Coda a TLP: "Voglio arrivare in B con questa maglia"

Abbiamo contattato in esclusiva per TuttoLegaPro.com, Massimo Coda (22), il promettente attaccante del Bologna ceduto in comproprietà alla Cremonese. Nato a Cava Dei Tirreni, seppur ancora giovane, la sua carriera è ricca di esperienze. Inizia la sua "avventura" professionale nel settore giovanile della Cavese, squadra della sua città. Partendo dai giovanissimi nazionali fino
ad arrivare in prima squadra. Infatti, Massimo, esordisce con la Cavese, nell’ex Serie C2 a soli 17 anni, in panca c’era un certo Campilongo. Poi, l’esperienza in Serie B Svizzera con il Bellinzona. Nell'estate del 2008 passa alla Cremonese. Nella prima stagione con i lombardi, riesce a siglare 4 reti in 21 gare svolgendo il ruolo di riserva del più esperto Guidetti. Nella stagione appena terminata, Massimo si riconferma alla grande, realizzando 10 reti in 29 gare.
Ciao Massimo, allora siamo pronti per un altro anno da protagonista?
“Certamente, quest’anno sento di poter fare ancora meglio”.
E´ il tuo terzo anno in questa compagine, senti che qualcosa è cambiato rispetto all´anno passato?
“Sicuramente, ci sono stati cambi importanti, come quello di mister Baroni con il quale c’è già un bel rapporto.Tuttavia le ambizioni del club sono le stesse dello scorso anno. Anche ad inizio del campionato passato siamo partiti bene e poi sappiamo com´è finita, vedremo di far in modo che la cosa non si ripeta”.
Come ti trovi a Cremona?
"Molto bene, non è la solita retorica. Quest’anno è il mio terzo anno, se non mi fossi trovato bene, conoscendo il mio carattere, certamente non sarei rimasto. Ho un bel rapporto con la società e con i tifosi”.
Diciamo che pian piano ti sei ritagliato il tuo spazio
"Si, il primo anno, ho giocato poco, partivo come quarta punta, avevo poco spazio. Lo scorso anno, come terza punta mi è andata meglio, 10 gol non sono pochi. Questo è il futto del duro lavoro, nessuno ti regala niente. Spero di ripetermi anche ques'anno, magari andare in gol già domenica in Coppa Italia”.
Naturalmente il primo gol è per la ragazza?
"No, il primo gol è sempre per mio padre”.
Bel gesto, Massimo, come mai?
"Mio padre è una persona fantastica, è tutt’ora il mio primo tifoso. E’ sempre presente, anche qui a Cremona, mi dà una carica. Era bravo a giocare, ai suoi tempi poteva "sfondare" nel calcio, solo che i miei nonni non vollero”.
Quindi se ho ben capito tuo padre riversa in te la sua passione negata?
“Esattamente, Luca”.
Quali sono gli obbiettivi della società?
"Cremona è una piazza che merita altre categorie. Fa male vederla in Lega Pro. Quest' anno abbiamo perso la finale Play Off contro il Varese, a pensare che eravamo ad un passo dalla serie B. Non possiamo più fallire, l'obbiettivo è quello di riportare la Cremonese più in alto possibile".
La nostra intervista non può che concludersi con …”Il tuo sogno nel cassetto”?
“Il mio è un po’ il sogno di tutti coloro che giocano a calcio, cioè quello di arrivare nella massima serie".
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