Vigor Lamezia, Mangiapane a TLP: "Ci meritiamo un sette e mezzo"

Benedetto Mangiapane si propone per il ruolo di “bandiera” della Vigor Lamezia. Le sue 93 presenze in biancoverde, condite da 19 reti di cui 8 solo in questa stagione, ne fanno l’idolo della squadra principale di Lamezia Terme. Ha provato diverse esperienze, e ha un solo rammarico: non aver raggiunto la Serie A con il suo “mentore” Mario Somma. Sulle enormi potenzialità della Vigor di adesso, e sul suo ruolo in campo, che da esterno puro è diventato più assiduamente quello di centrocampista centrale, Mangiapane ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoLegaPro.com.
Mangiapane, nel campionato di Seconda Divisione siete ottavi. Che voto darebbe alla Vigor per quello che sta facendo?
“Con l’organico che abbiamo, e con i giovani che adesso stiamo facendo giocare, penso che un bel 7,5 la Vigor se lo meriti. Eravamo partiti solo per salvarci, e ora ci troviamo a quattro punti dai playoff”.
Il girone C di Seconda Divisione è l’unico nel quale i primi nove posti, a eccezione dell’Aversa, sono occupati da squadre provenienti dalla Serie D. A testimonianza del fatto che il calcio è fatto di concretezza.
“E’ vero. Direi anche questo: considerando le vicissitudini del Catanzaro, questo campionato è anche un po’ falsato. Ciò non toglie che nei primi nove posti ci sono numerose squadre che vengono dalla D, compresa la prima in classifica, ed è un grande merito”.
La Vigor è la squadra con cui ha giocato di più in carriera: quasi un centinaio di presenze e questo è il quarto campionato che gioca nella città calabrese.
“A Lamezia sono nati i miei figli e ho la mia compagna, quindi ho un particolare legame con la città. Sono il capitano, e giocare con la Vigor mi responsabilizza talmente tanto che riesco a dare il meglio. È normale che un giorno vorrei portare la città lametina là dove merita di essere, in Prima Divisione. Dico anche un’altra cosa: alla fine del campionato 2004-2005 a Lamezia non restai perché ero pronto ad andare in Serie A, all’Empoli di Mario Somma, che mi aveva già allenato a Cava. Poi non se ne fece più nulla, e sono tornato a Lamezia due anni fa”.
Come mai con l’Empoli non se ne fece nulla?
“Sicuramente non furono tutti miei demeriti: se non avessi commesso degli errori di gioventù, sicuramente le possibilità le avrei avute. A quell’età determinate cose non si capiscono. Fu una bella mazzata: nella vita ci vuole un po’ di fortuna e ci vuole anche chi ti dia una mano a coronare sogni. Col senno di poi, qualcosa in più potevo fare, ma bisogna accontentarsi di quello che viene”.
Un tempo giocava molto sulla fascia, poi in questi anni Costantino l’ha utilizzata come centrale di metà campo.
“In realtà fu un’invenzione di mister Somma: all’epoca di Cava, nel 2002-2003, giocavo esterno, e Somma mi chiese di giocare centrale. All’inizio lo guardai un po’ storto, ma col tempo mi sono abituato talmente tanto che ho ancora oggi il rammarico per non averlo fatto prima. Chi dalla fascia passa al centro magari deve migliorare nella fase difensiva, ma tocca molti più palloni nella fase di impostazione”.
Torniamo al presente: domenica prossima non giocate. La sosta in che momento arriva?
“Veniamo da due vittorie e un pareggio, e la sosta secondo me arriva in un buon momento. I campi sarebbero tutti pesanti, e poi è necessario riprendersi. Giocheremo ad Aversa, e poi sulle prossime sei partite ne avremo quattro in casa. Solo allora potrò dire dove può arrivare questa Vigor”.
Nocerina e Cavese, due squadre con le quali ha giocato, non sono rimaste immobili sul mercato: quale delle due ha operato meglio secondo lei?
“Sono legato ad ambedue le piazze. La Nocerina credo che abbia operato nella maniera migliore perché ha un organico di giocatori importanti come Castaldo e Negro. Credo che per loro sarà l’anno giusto per la Serie B. Cava mi è rimasta nel cuore e mi dispiace che la Cavese si trovi nei bassifondi della classifica: non meritano di stare lì, sia perché hanno sette punti di penalizzazione, sia perché giocano un buon calcio. Spero che la Nocerina possa andare in B e che la Cavese possa salvarsi”.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
