A.Cerignola, Emmausso: "Bravi a prenderci le nostre responsabilità, lavorando con umiltà"
L’Audace Cerignola ha ritrovato ritmo, entusiasmo e continuità. Nel mese di novembre la squadra di Maiuri è tornata a volare, ricomponendo un percorso fin lì altalenante e rimettendosi subito in scia alle posizioni che contano. In un’annata difficile da decifrare, tra strappi improvvisi e cadute inaspettate, una certezza porta la maglia numero novanta: Michele Emmausso. Otto gol in stagione, leadership silenziosa e la solita fantasia al servizio dei gialloblù. Vietato fermarsi, vietato voltarsi con malinconia: per l’attaccante classe ’97 è tempo di godersi il presente per provare a costruire qualcosa di grande. Dopo il gol al Latina, Emmausso si racconta in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com.
Una vittoria quella di Latina, che vi riporta in zona playoff è importante?
“Sappiamo che sono tutte partite livellate e difficili. Abbiamo capito i piccoli errori commessi in quelle cinque gare, ci siamo rimboccati le maniche. Conosciamo il nostro valore, quello dei singoli, della squadra e di tutta la gente che ci supporta. In queste quattro partite abbiamo dimostrato di saperci stare anche noi. Quando si perde si possono dire tante cose, ma siamo stati bravi a prenderci le nostre responsabilità: le sconfitte sono arrivate anche meritatamente sotto certi aspetti. L’unica cosa da fare era restare uniti, passare tempo insieme anche nei giorni liberi. Lo abbiamo fatto e oggi ne raccogliamo i frutti con quattro vittorie di fila.”
I numeri dicono che sei uno dei protagonisti della stagione. Quanto ti senti leader di questa squadra?
“A livello personale sto crescendo tanto, ho 28 anni e cerco sempre di mettermi davanti a tutti, proteggendo i compagni, lo staff e tutto il resto. Sono felice per come sta andando, ma bisogna lavorare ancora di più per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo.”
Hai ritrovato anche un po’ di serenità, considerando che l’anno scorso a Foggia non è stato semplice?
“Sì, non è stata un’annata facile per nessuno. Però Foggia mi ha fatto crescere tanto, è una piazza che porto nel cuore, così come Messina dove ho vissuto anni importanti. A Cerignola c’è un ambiente sereno e tranquillo. Quando si perde gli ambienti diventano difficili ovunque, ma siamo una squadra ambiziosa ed è giusto avere pressioni.”
In estate si è parlato di una squadra ridimensionata. I playoff sono un obiettivo alla vostra portata?
“Ridimensionata fino a un certo punto. La società è stata brava a prendere i giocatori giusti in ogni ruolo. Gli obiettivi ce li creiamo ogni giorno: la domenica conta la partita, preparata per tutta la settimana. È giusto scendere in campo con la voglia di vincere e puntare in alto, credo che questo sia un gruppo forte.”
Conosci bene il Girone C. Che idea ti sei fatto del campionato di quest’anno?
“Lì davanti corrono e ci sono squadre blasonate. Il Girone C è tosto, tutte ti danno filo da torcere. Non è semplice giocare con nessuno. La Serie C ormai è un campionato importante: tanti giocatori forti, tante squadre forti. Non è facile per nessuno e basta abbassare l'attenzione per incorrere in una sconfitta.”
Cosa vi serve per trovare la continuità che vi è mancata a inizio stagione?
“La serenità ce la stiamo costruendo partita dopo partita. In questo campionato non puoi permetterti di sbagliare quasi nulla, le avversarie ti puniscono subito. Hanno giocatori forti. Dobbiamo continuare a lavorare in silenzio e con umiltà: i risultati arrivano come conseguenza.”
In questa categoria sei ormai un nome affermato. Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine?
“Sono molto ambizioso. Voglio fare grandi cose nella mia carriera, lavoro ogni giorno per questo. Nella mia vita anche oggi cerco sempre di inseguire quello step che mi permetta di fare un salto importante tanto sul campo quanto a livello personale. Ambisco sempre ad arrivare in alto.”
Le salvezze importanti ottenute a Messina e Foggia quanto ti hanno formato?
“Mi hanno aiutato tanto, soprattutto a livello umano e personale. Quando giochi in piazze così importanti cresci sotto ogni punto di vista. Sarò sempre grato alle squadre in cui ho giocato, proprio per questo non mi tiro mai indietro nel dire le cose quando mi chiedono di queste parentesi sportive che mi hanno dato davvero tanto. Oggi anche grazie alle esperienze passate mi sento pronto per fare grandi cose.”
Possiamo dirlo: da un punto di vista personale la Serie B è il sogno?
“Io non ho mai smesso di sognare. Il mio impegno e le mie prestazioni mi piacerebbe potessero portarmi un giorno in Serie B, ma l'obiettivo resta sempre la Serie A: vale la pena crederci".
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