Christian Lauteri a TLP: "Ho qualche soluzione in Italia, ma anche all'estero"

Christian Lauteri a TLP: "Ho qualche soluzione in Italia, ma anche all'estero"TMW/TuttoC.com
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martedì 12 luglio 2011, 10:00Interviste TC
di Orlando Savarese
Il difensore dovrà scegliere tra Borgo a Buggiano, Catanzaro, Alessandria, Isola Liri, i moldavi del Milsami Ohrei e i rumeni del Ceahlaul

È combattuto tra rimanere in Italia, suo Paese d’origine, oppure tentare più concretamente un’esperienza nell’Est europeo. Parliamo di Christian Lauteri, difensore esterno o all’occorrenza centrale, 25 anni e tanta capacità di adattarsi: è stato infatti nel Catanzaro che con soli 11 punti non è retrocesso causa disgrazie altrui. I moldavi del Milsami Ohrei, terzi nell’ultimo campionato di Serie A della ex repubblica sovietica, hanno già manifestato la volontà di portare Lauteri in ritiro con loro in vista del preliminare di Europa League, ma il calciatore deciderà con calma. Quali le possibilità di Lauteri? Il giocatore ne ha parlato ai microfoni di Tuttolegapro.com in esclusiva.

“Inizialmente ho giocato a Catanzaro – racconta Lauteri – poi ho avuto la possibilità di giocare in Moldavia e in gennaio sono partito. Purtroppo, ho avuto il problema del transfer perché lì risultavo extracomunitario, e avrei avuto il permesso dopo quattro mesi. Ho giocato tutte le amichevoli come titolare, per un mese e mezzo sono stato lì, ma poi sono tornato a Catanzaro per non restare fermo in Moldavia. Il transfer lo avrei avuto a giugno, come è successo, comunque per il nuovo campionato di Serie A ho avuto anche la richiesta di andare in ritiro con il Milsami Ohrei, che farà i preliminari di Europa League, ma io ci sto pensando un po’ su”.

Perché?
“Aspetto qualcosa dall’Italia: o Alessandria, o Isola Liri, o Borgo a Buggiano, e aspetto anche che il Catanzaro riesca a risolvere i suoi problemi”.

Comunque a Catanzaro la situazione è stata singolare perché il campionato sembrava irrimediabilmente compromesso, e la squadra stava retrocedendo all’ultimo posto, poi la Disciplinare declassa all’ultimo posto il Pomezia a poche settimane dalla fine, e vi salvate con il minimo sforzo.
“Infatti, ci siamo salvati senza una lira e senza prendere uno stipendio. Abbiamo fatto una stagione incredibile, però abbiamo perso alcune partite in cui non meritavamo. Catanzaro è una bella città, e so che stanno provando a iscrivere la squadra alla Seconda Divisione. Se ci sarà un progetto serio, magari accetto di tornare lì”.

Come si è trovato stando in Moldavia?
“Sicuramente è un po’ difficile portare la famiglia. Noi calciatori in genere ci abituiamo, ma portare la famiglia è un po’ complicato. La lingua in Moldavia è diversa dalla nostra, perché si parlano il moldavo, il rumeno e l’ucraino, ma al Milsami Ohrei c’era il direttore sportivo che era in grado di parlare italiano e per questo egli mi ha aiutato. Se non c'è niente, accetto di tornare in Moldavia, ma voglio pensarci”.

E' importante che la nuova stagione sia più stabile economicamente.
“Speriamo. Me lo auguro, perché ho famiglia e altri lavori non ne sappiamo fare”.

Dunque tra la prospettiva di giocare in Europa League per i moldavi, e quella di ricominciare dal tuo Paese a un livello più basso, sceglieresti l’Italia?
“Sì, accetterei di tornare in Italia: le cifre sono uguali. Sto valutando alcune possibilità, ma se non dovessi trovare l’accordo non escludo di andare anche un altro Paese”.

E dove?
“In Romania, al Ceahlaul, neopromosso in Serie A: già mi avevano cercato nel periodo in cui stavo in Moldavia, e ho ricevuto anche questa chiamata. Deciderò presto con il mio procuratore”.