INTERVISTA TC - Cacia: "Piacenza una delusione sotto vari aspetti"

04.06.2020 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Daniele Cacia
TMW/TuttoC.com
Daniele Cacia
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Daniele Cacia, attaccante classe '83 con al proprio attivo 442 presenze corredate da 157 gol suddivise fra serie A, B e C. Svincolato dopo l'esperienza a Piacenza avvenuta nella prima parte della stagione è intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com in merito alla situazione della terza serie in questa fase:

L'ultima proposta è quella dei playoff volontari e playout, condivide questa idea?

"E' successo qualcosa di inaspettato, adesso credo sia giusto tornare a giocare compatibilmente con la situazione sanitaria.  Adesso qualsiasi decisione viene presa rischia di essere sbagliata, credo sia molto difficile accontentare tutte le componenti visto il momento particolare e unico in cui ci troviamo. Disputare i playoff e playout permetterebbe di dare dei verdetti".

Fra le proposte molto discusse c'è quella delle retrocessioni a tavolino

"Anche questo rientra nel concetto fatto in precedenza, certo chi si trova all'ultimo posto non accetta di retrocedere. In questo momento si sono susseguite le reazioni dei club, ma a mio avviso in alcune circostanze sono dettate dalla situazione specifiche delle singole società. E' logico in questa situazione penalizzare qualcuno".

Nelle scorse settimane ha tenuto banco il tema delle riforme, c'è chi auspica una vera e propria rivoluzione: è d'accordo?

"Sono concorde sul fatto che 100 club professionisti siano difficili da sostenere, negli ultimi anni si è visto quanti club hanno faticato ad ottemperare agli impegni. Non vedo di buon occhio passare ad una serie B a 40 squadre e soprattutto cancellare la serie C. Deve rimanere una terza serie professionistica, magari riducendo il numero dei club, pochi ma totalmente affidabili".

A livello personale una stagione non positiva, ti auspicavi dal ritorno a Piacenza qualcosa di diverso?

"Sicuramente è stata una delusione, affermare il contrario non sarebbe veritiero. Mi aspettavo qualcosa di diverso in tutte le componenti, squadra, società ambiente, ma evidentemente anch'io ho sbagliato qualcosa. Il ritorno in maglia biancorossa me lo ero immaginato in maniera diversa, ma quando ho capito che non era possibile ho preso la decisione di lasciare il club".

Il futuro?

"Mi guardo intorno per trovare un progetto che mi possa motivare, ho le idee molto chiare: accetto di proseguire la carriera soltanto in presenza di una offerta proveniente dal torneo di serie B, se questo non accade smetto".