INTERVISTA TC - Consonni: "Rimini è tornato dove merita"

20.06.2018 17:20 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Consonni: "Rimini è tornato dove merita"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

Reduce dall'esperienza sulla panchina del Grosseto, l'allenatore Luigi Consonni, intervenuto in esclusiva a TuttoC.com, ha commentato così il ritorno in Serie C del Rimini, sua ex squadra:

"Sicuramente il Rimini merita questa promozione, è stata la squadra più forte del girone. È una piazza che deve tornare ai livelli che le competono. Ha dalla sua una società forte che ha fatto bene quest'anno e deve ora organizzare il prossimo torneo".

Come affrontare al meglio questa Serie C?
"Il primo anno sarà sicuramente orientato al mantenimento della categoria. La Serie C è tosta, si è visto quest'anno. Ci sono grandi piazze e grandi squadre. Bisognerà puntare più sui giovani, inserendo qualche elemento di esperienza. Questa può essere la soluzione migliore. Alla lunga il Rimini, con l'entusiasmo che c'è, potrebbe diventare anche una mina vagamente. Per il calore è paragonabile ad una piazza del sud. Può stabilizzarsi in questa categoria e nei prossimi anni puntare anche a qualcosa di più". 

Cosa pensi dei tanti club di C a rischio iscrizione?
"C'è in terza serie una situazione delicata, bisognerebbe far più chiarezza, perché durante l'annata c'è il rischio di falsare il torneo in corsa. Ci dovrebbero essere più controlli prima dell'avvio del campionato. Le squadre che non hanno i giusti requisiti per iscriversi vanno estromesse in partenza".

È più facile fare il giocatore o l'allenatore?
"Ovviamente è più facile fare il giocatore. Devi sono pensare a giocare, mentre l'allenatore deve lavorare venti ore su ventiquattro. È un mestiere tosto perché devi avere una visione d'insieme, devi rapportarti coi calciatori, con la stampa, la società. È un bel mestiere nel quale però è fondamentale l'esperienza, che ti aiuta ad affrontare meglio il tutto".

Il tuo futuro?
"Sto seguendo il corso Uefa a Coverciano insieme a tantissimi campioni che hanno appena smesso. L'intenzione sarebbe quella di trovare una squadra da allenare, anche un settore giovanile professionistico se non una prima squadra. Ovviamente dipende dal progetto che una società ti mette davanti, soprattutto per un profilo giovane e alle prime esperienze come me".