INTERVISTA TC - DG Ancona Matelica: "Prima la salvezza, poi si vedrà"

11.01.2022 16:30 di  Gianmarco Minossi   vedi letture
INTERVISTA TC - DG Ancona Matelica: "Prima la salvezza, poi si vedrà"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Rotili

Il covid mette in ginocchio il campionato: tante sono infatti le squadre che hanno dovuto fare i conti con le positività riscontrate all'interno dei rispettivi gruppi squadra. Fra queste c'è anche l'Ancona Matelica, che tramite la sua presidente, nonché DG Roberta Nocelli, fa il punto della situazione in casa biancorossa, parlando di vicende legate sia al campo, che fuori.

L'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio il campionato, con la squadre che ora si ritrovano senza giocare per un intero mese. l'Ancona è stata tra le squadre più colpite dal covid nel Girone B: come ha vissuto la situazione l'intero ambiente, tra dirigenza e gruppo squadra?

"Personalmente ho rivissuto lo stesso incubo dell'anno scorso: al di là del fermo del campionato, sono preoccupatissima per un'eventuale chiusura degli stadi. Vedo negozi chiusi per covid e uffici svuotati, con aziende che vanno a rilento: il calcio, che è un anello di congiunzione tra le attività economiche del territorio, ne soffre tantissimo e ci saranno dei risvolti importanti. Non discuto la scelta di fermare il campionato, l'anno scorso ci siamo passati in questa situazione, quando abbiamo giocato i play-off nonostante l'elevato numero di assenze dovute al Covid. Un eventuale prolungamento farebbe slittare tutto e non è detto che non accada quanto successo la scorsa stagione. I ragazzi soffrono molto la situazione, lo leggo nei loro occhi: sono sicuro che ci faremo trovare pronti al rientro in campo, l'importante è che ci sia chiarezza sull'applicazione delle norme, ma soprattutto auspico che non vengano chiusi gli stadi, che sono la linfa di ogni società. Spero che tutti sappiano dare il giusto valore al mondo del calcio, che è uno dei motori trainanti dell'economia italiana e mondiale".

Che sessione di mercato bisognerà aspettarsi dalla società?

"La politica della società è quella di operare prima in uscita, poi eventualmente in entrata. Credo che il direttore abbia sempre lavorato per mantenere l'equilibrio del gruppo e soprattutto i rapporti con dei ragazzi che ci hanno dato tanto: c'è chi ha avuto meno possibilità causa infortunio o chi è stato poco bene, però tutti hanno dato il loro contributo. Mister e direttore faranno le scelte che riterranno più opportune, ma la parola d'ordine è equilibrio".

Arrivati al giro di boa è doveroso chiedertle un momentaneo bilancio di questa stagione: ai nastri di partenza in molti nutrivano dei dubbi su questa squadra, che però sono stati spazzati via a suon di prestazioni e vittorie convincenti. qual è il suo resoconto di questa prima parte di annata ad Ancona?

"Il mondo del calcio è strano: una squadra composta da tanti giovani, con dei ragazzi venuti dai dilettanti, che hanno dato prova che il calcio vero è questo, dare occasione ai giovani di mettersi in luce, in barba a quelli che sono i nomi altisonanti che girano nel mondo del calcio. In questo senso, sono stati bravissimi sia il ds Micciola che mister Colavitto a tirar fuori il meglio da questi ragazzi. Il tandem Miccola-Colavitto è stato devastante da questo punto di vista: uno per l'occhio che ha avuto nelle scelte, l'altro per la metodologia di lavoro e per il modo con cui sa tirar fuori il meglio di loro. Io non posso che essere soddisfatta, ci sono stati dei momenti difficili, ma prima o poi i valori vengono fuori e questi ragazzi hanno dimostrato di averne tanti".

Arrivati a questo punto del campionato, è ancora opportuno parlare di salvezza come obiettivo: o vista la posizione in classifica si può finalmente alzare l'asticella?

"A maggior ragione, vista l'emergenza che stiamo vivendo, prima si raggiunge la salvezza, meglio è: quando la raggiungeremo, a mente libera e con più entusiasmo, non ci precluderemo nulla. Ma prima dobbiamo salvarci, questo è il nostro obiettivo primario. Noi come società vogliamo portare in campo il maggior numero di giovani possibile provenienti dal territorio, per dar loro la possibilità di mettersi in mostra e di intraprendere la carriera di calciatori".