INTERVISTA TC - Marino: "Tanto Catania nei playoff: occhio alle sorprese"

20.05.2023 21:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Marino: "Tanto Catania nei playoff: occhio alle sorprese"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com

Mario Marino, ex giocatore e direttore di numerosi club professionistici (Catania, Acireale, Giarre, Trapani, Milazzo e Messina tra gli altri) ai microfoni di TuttoC.com ha commentato i playoff di Lega Pro e il ritorno tra i professionisti del club etneo.

Il Catania è tornato in Serie C dopo un brutto addio al professionismo che purtroppo l'ha visto anche coinvolto.
"Dopo sei anni in rossazzurro, quattro col Presidente Pulvirenti e due col Direttore Pellegrino col gruppo SIGI, la chiusura dell'attività a quattro gare dalla fine del campionato da parte dei curatori fallimentari mi ha lasciato tanta amarezza e ho subito staccato per un po' dall’ambiente etneo. Spiace per come sia finita: negli ultimi due anni in rossazzurro il direttore Pellegrino mi aveva dato incarichi diversi: Responsabile Unico della Squadra Scouting da me costruita in tutta Italia, collaboratore del mister Vincenzo Guerini, collaboratore del responsabile del settore giovanile Massimiliano Borbone: insomma tanti diversi incarichi che mi riempivano di orgoglio e di responsabilità. Poi la nuova società subentrante ha fatto giustamente le proprie scelte e con queste ha fatto un bel percorso in D che l'ha portata a rientrare tra i Professionisti.
Torre del Grifo era la nostra casa di lavoro, il nostro buon costruire futuro nel calcio, la tanta voglia e la professionalità migliore messa in atto per migliorare sempre di più la società. Penso ai tanti ragazzi che sono cresciuti calcisticamente lì: Valentin Carboni, all'Inter, suo fratello Franco tra Cagliari e Monza quest'anno, Pecorino alla Juventus, Pannitteri al Crotone, Di Stefano e Arena al Gubbio, Biondi al Rimini, senza nominare tutti gli altri finiti nelle Primavere delle squadre più importanti d'Italia".

Valentin Carboni, a tal proposito, potrebbe vincere la Champions League...
"Lui e suo fratello sono i figli di Ezequiel, ex giocatore del Catania ed ex tecnico della Primavera etnea. È una delle soddisfazioni più belle che il Catania ha avuto: ha giocato in campionato, ha debuttato in Champions League. Insieme al fratello sono stati anche convocati dall'Argentina del CT Scaloni".

Nell'ultima stagione è ripartito dalla Sicilia, da una nobile decaduta, ritrovando proprio gli etnei da avversario.
"Sino a dicembre scorso sono stato Direttore Generale del Trapani ma dove sono stato cercato solo a metà agosto dal Presidente La Rosa e dietro i buoni suggerimenti di mister Alfio Torrisi e dove c’era già tutto lo Staff tecnico e dirigenziale formato e quindi ho solo accettato il ruolo da Direttore Organizzativo. Mi sono dimesso per i deludenti risultati iniziali che avevano frenato i miei stimolanti buoni propositi sportivi al momento di accettare e specie con il nuovo Catania nello stesso girone.
Ho rispettato in toto il mio ruolo, non mi sono permesso mai, forse sbagliando, di dare il mio rispettabile pensiero calcistico. Quindi mi è mancato un po' il campo, essere negli spogliatoi, il parlare alla squadra. Poi anche l’avvento negativo del nuovo tecnico subentrato a Mister Torrisi mi ha ancora di più allontanato da quell’ambiente. In ogni caso Trapani è una piazza calcistica importante, ambiente stimolante e dove ho conosciuto e apprezzato tanta gente dentro e fuori della società".

Dopo tanti anni nel professionismo, difficile che non stia seguendo la Serie C...
"Ovviamente, anche perché è sempre bella questa parte finale di stagione. I playoff sono sempre delle partite non pronosticabili, sono come i rigori da calciare dopo i tempi supplementari. Oltre alle big che tutti conosciamo, ci sono sorprese come la Virtus Verona e l'Audace Cerignola e una che sentiamo più rossazzurra come il Gubbio: c'è l'ex DS della Sicula Leonzio, Davide Mignemi, i nostri ex giovani Alessandro Arena e Lorenzo Di Stefano che hanno disputato una strepitosa stagione, Giacomo Rosaia proveniente proprio da Catania. E poi il mazarese Danilo Bulevardi e il mitico mister Piero Braglia, ex giocatore del Catania, che ai playoff da sfavorito ha già sbaragliato la concorrenza portando il Cosenza in Serie B. C'è comunque tanto Catania in questi playoff: oltre ai già citati, penso a Greco e Cataldi al Vicenza, a Pannitteri al Crotone, senza contare chi è stato eliminato come Liguori, Zanchi e Russini col Padova, Biondi col Rimini, Bonaccorsi col Novara".

Il prossimo anno cosa farà Marino?
"Ho ancora tanta voglia ed ambizioni per lavorare ancora tra i professionisti, rientrare in quel mondo che trovo più adatto a me, alle mie qualità e al mio modo di rappresentarmi. Ho tante dialoghi giornalieri, tante chiacchierate in corso e tutti sanno che non vorrei più spendermi in incarichi dirigenziali, in ruoli da postazioni fissa, vorrei lavorare girando ancora per i campi, dove mi serve respirare di quegli odori e descrivere delle realtà vere e visive e non ricerche fatte con tecnologiche costruzioni.
Tutto ciò detto prima nasce dopo le mie molteplici esperienze in giro per avversari da seguire, per giocatori da segnalare e dopo le molteplici visite in Argentina alla corte e alle direttive del migliore di tutti Jorge Cyterszpiler, primo procuratore di un certo Diego Armando Maradona, purtroppo entrambi scomparsi. Ci metto l’aggiunta della costante presenza annuale al Viareggio Cup e nelle varie Nazionali e Rappresentative radunate per gare o selezioni.
Ci sta anche che possa accettare ruoli collaborativi e di silenziosa utilità per qualche amico Direttore che ha responsabilità in squadre professionistiche. Certo che voglio dare un bel taglio ad un certo passato e dove in modo presuntuoso dico che ho ricevuto meno di quanto dato. Del resto, in carriera, posso dire di aver lavorato insieme a tecnici come Mazzarri, Sonetti, Sottil, Novellino, Lucarelli, Ventura e Baldini, giusto per citarne qualcuno".